Arriva anche in Sicilia il nuovo progetto discografico di Patrizia Cirulli, già tre volte finalista alle Targhe Tenco e per tre volte vincitrice del Premio Lunezia, che malgrado il suo essere lombarda di nascita e di formazione, si è misurata con le poesie di Eduardo De Filippo restituendo, con grande efficacia, gli umori, i gesti, gli sguardi e le atmosfere che animano l’universo del grande drammaturgo e poeta.
Quattro i concerti, promossi da Catania Jazz e Nomos Jazz alla ripresa delle loro attività concertistiche nell’isola: 10 e 11 gennaio al Ma di Catania, il 12 al Teatro Jolly di Palermo e il 13 al Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta. Ad accompagnarla una formazione di grande rilievo formata da Renato Caruso, chitarra classica, Mattia Boschi, violoncello, e Gaetano Cappitta, percussioni. Il pubblico siciliano potrà così verificare dal vivo la bellezza di uno spettacolo calibrato attorno a un’impresa tutt’altro che facile quale la riduzione a forma canzone delle poesie di Eduardo.
Per quanto sia vissuto a diretto contatto con la musica della sua città, dalle Piedigrotte al varietà fino alla sceneggiata, le poesie di Eduardo De Filippo risultano infatti impegnative da musicare perché impostate deliberatamente dall’autore in modo da non prestarsi facilmente a una riduzione alla forma canzone, con la solita alternanza di strofe e ritornello, quasi a volersi distanziare da una tradizione culturale che pure amava molto. Compito ancora più arduo per un’artista di “fuori regno”, per giunta milanese, come Patrizia Cirulli che, malgrado le sue origini, non ha esitato a cimentarsi nell’impresa, pubblicando, per Squilibri, il cd-book Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica. A detta di un sicuro esperto come Pasquale Scialò, che firma l’introduzione, i risultati sono ottimi, sia per quanto riguarda la composizione delle musiche che l’interpretazione delle liriche. Mantenendosi in perfetto equilibrio tra ammirazione e distacco, Patrizia Cirulli è riuscita nel difficile compito di mettere in musica i pensieri, gli sguardi e gli umori di Eduardo De Filippo, senza tuttavia rinunciare alla propria personalità con un approccio del tutto originale ai testi. Un progetto di grande rilievo artistico, preparato minuziosamente negli anni, che non a caso ha avuto la piena approvazione, inizialmente da Luca De Filippo e poi dagli altri eredi del grande drammaturgo. Altrettanto significativa la disponibilià di due diverse espressioni della città cantante per antonomasia a partecipare alla realizzazione dell’album: Fausta Vetere, della Nuova Compagnia di Canto Popolare, e Dario Sansone, dei Foja, che duettano con la Cirulli in due brani di grande fascino.
Le loro voci sono sostenute magnificamente da un organico da camera che mescola antico e contemporaneo con chitarra, liuto, mandoloncello, violino, viola, contrabbasso e percussioni: un ensemble che, composto da ottimi solisti accomunati da grandi affinità elettive, imprimono al lavoro un tale equilibrio da consentire alle musiche della Cirulli di variare tra generi diversi, dal folk alla canzone d’autore, mentre i dipinti di Beppe Stasi offrono un riscontro anche visivo a quanto espresso nel canto. Nel fitto dialogo tra diversi registri espressivi, le diverse canzoni esaltano la forza originaria delle poesie, elevando un sentito e partecipato omaggio a una delle figure più significative della cultura nazionale.
Cantautrice e compositrice, Patrizia Cirulli aveva già affrontato l’universo della grande poesia nel suo penultimo lavoro, trasponendo in musica testi di numerosi autori, da Catullo a Baudelaire, tra cui anche un testo di Eduardo all’origine di questo progetto interamente dedicato al suo mondo poetico. Fantasia è il suo quarto album.
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