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Raddoppiano le risorse per la Zes unica: sono 3,2 miliardi di euro le risorse a disposizione delle imprese meridionali

Il nuovo stanziamento è cinque volte superiore a quello previsto negli anni dal 2016 al 2020 e di tre volte superiore a quello previsto negli anni 2021 e 2022

Ringrazio il ministro Fitto per la continua sensibilità e attenzione rivolta al tema della Zona economica speciale che per il Sud rappresenta una importantissima leva di sviluppo e che, grazie al provvedimento di oggi, potrà contare su ulteriori risorse che agevoleranno le imprese con conseguenti ricadute positive sull’occupazione, in un’area del Paese che per troppo tempo ha atteso misure concrete per crescere”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando il raddoppio dei fondi per il credito d’imposta, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, con un stanziamento ulteriore di 1.6 miliardi che porta a 3.2 miliardi di euro le risorse a disposizione delle imprese meridionali.

“È certamente positiva – prosegue Schifani – anche la possibilità che viene riconosciuta alle Regioni di aggiungere ulteriori risorse dei programmi regionali della politica di coesione europea 2021/27. Un’occasione per aumentare ancora di più i fondi a disposizione a tutto vantaggio degli investimenti”.

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi una disposizione che raddoppia, portando da 1,6 a oltre 3,2 miliardi, l’entità delle risorse disponibili per il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella ZES unica del Mezzogiorno dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.

“Questo provvedimento dimostra concretamente l’impegno del Governo per il rilancio del Mezzogiorno – ha dichiarato Luca Cannata, parlamentare di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Bilancio – Le risorse stanziate rappresentano un’opportunità senza precedenti per le nostre imprese e costituiscono un segnale forte e inequivocabile: il Sud è al centro delle politiche di sviluppo del Governo Meloni”.

Il nuovo stanziamento è cinque volte superiore a quello previsto negli anni dal 2016 al 2020 e di tre volte superiore a quello previsto negli anni 2021 e 2022. Inoltre, oltre ai 3,2 miliardi di euro immediatamente disponibili, possono essere utilizzate anche i fondi dei programmi nazionali e regionali, finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021 – 2027, con una dotazione finanziaria complessiva di circa 4,2 miliardi di euro. Per fruire del credito di imposta, gli operatori economici dovranno inviare all’Agenzia delle entrate, entro il termine ultimo del 2 dicembre 2024, una dichiarazione integrativa che attesti l’avvenuta realizzazione entro la data del 15 novembre 2024 degli investimenti indicati nella dichiarazione preventiva trasmessa nel periodo compreso tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024.

“Questo intervento normativo assicura che i fondi vengano utilizzati in maniera efficace e produttiva – ha sottolineato Cannata – Si tratta di una visione concreta che mira a trasformare le intenzioni in realtà. Il Governo ha dimostrato il proprio costante impegno per lo sviluppo e la competitività del tessuto economico-produttivo delle regioni del Mezzogiorno. Il Sud finalmente ha le risposte che attendeva da troppo tempo. Con questo ulteriore investimento si potenzia notevolmente uno strumento che accelererà la crescita del Mezzogiorno, che finalmente ha ripreso a correre”.


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