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Ragazzo palermitano colpito da una bici a Torino, fermati 5 giovani

Si tratta di due 18enni e tre minori tra i 15 e i 17 anni - dei quali 4 con precedenti di polizia, ritenuti gravemente indiziati di concorso in tentato omicidio

I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Torino hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla procura di Torino e dalla procura del Tribunale per i minorenni del capoluogo piemontese, nei confronti di cinque giovani – due 18enni e tre minori tra i 15 e i 17 anni – dei quali 4 con precedenti di polizia, ritenuti gravemente indiziati di concorso in tentato omicidio.

Le indagini erano scattate dopo che nella tarda serata del 21 gennaio scorso, Mauro Glorioso, studente palermitano di 23 anni, è stato colpito alla testa da una bicicletta elettrica di bike sharing, lanciata dalla balconata del Lungo Po Cadorna – Murazzi, mentre era in fila davanti alla discoteca The Beach. Il 23enne è ancora ricoverato, in terapia intensiva al Cto di Torino.

Le indagini, condotte da una task force composta da Carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia San Carlo che, da oramai più di un anno, monitorano i giovani orbitanti nel centro cittadino per contrastare il fenomeno delle baby gang, si sono sviluppate attraverso l’analisi minuziosa delle numerose testimonianze raccolte sul posto e nei giorni successivi e la visione dei sistemi di videosorveglianza cittadini e privati – oltre 120 telecamere e decine di ore di registrazioni – che hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico dei 5 indagati.

I giovani, giunti al lungo Po Cadorna, dopo essersi affacciati dalla balconata, avrebbero preso la bici lanciandola di sotto senza un apparente motivo. Si sarebbero poi allontanati dal centro cittadino utilizzando un mezzo della linea pubblica del Gtt, con il quale avrebbero raggiunto il quartiere di provenienza.

Nello sviluppo delle indagini “molto prezioso – sottolineano gli investigatori – è stato il contributo fornito da alcuni giovani testimoni che, numerosi, aderendo agli appelli alla collaborazione, si sono rivolti all’Arma per raccontare quanto avevano visto”.

 

Voglio davvero esprimere la mia gratitudine agli investigatori dell’Arma e al loro comandante provinciale Generale Lunardo per il grande impegno e a tutti i ragazzi e le ragazze che in questi giorni hanno collaborato alle indagini aiutandoli con le loro testimonianze”, ha dichiarato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “E un pensiero di incoraggiamento lo voglio rivolgere a Mauro, che si trova ancora al Cto e alla sua famiglia, cui va tutta la nostra amicizia e vicinanza. Forza Mauro!”.


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