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Rapina in un centro accoglienza a Messina: fermati due egiziani

I due sospettati si sarebbero introdotti furtivamente nel centro di accoglienza e avrebbero aggredito la vittima sorprendendola nel sonno

Un diciannovenne di nazionalità egiziana senza fissa dimora è stato fermato a Messina perché indiziato in concorso con un diciassettenne, anch’egli egiziano, della rapina consumata all’interno di un centro di accoglienza cittadino ai danni di un connazionale. I due sospettati si sarebbero introdotti furtivamente nel centro di accoglienza, avrebbero aggredito la vittima sorprendendola nel sonno e, dopo averla minacciata con un coltello, le avrebbero sottratto un giubbotto e la somma di 50 euro. Per riuscirci, non avrebbero esitato a strattonare più volte il connazionale e a colpirlo con due violenti pugni. A quel punto sono subito scattate le ricerche per i due egiziani, finché i poliziotti non sono riusciti a risalire ad un appartamento di questa via Marche dove i due avevano con ogni probabilità trovato temporaneo alloggio, convinti di essere sfuggiti alla cattura.

Il diciannovenne è ora nel carcere di Gazzi; il minore, sentito bussare alla porta dell’appartamento, è fuggito calandosi e dal pluviale del quarto piano dello stabile. Gli agenti lo hanno trovato a una fermata dei mezzi pubblici di via La Farina, pronto a salire su un bus in partenza. Ha cercato di nascondersi in un deposito di autobus poco distante, in via Mare Grosso, ma è stato bloccato e successivamente trasferito nel cercere minorile di Catania.


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