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Ravanusa, conclusi i rilievi tecnici, dissequestrata l’area del disastro

Nell'inchiesta, come atto dovuto, sono stati iscritti, per le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro, dieci dirigenti nazionali e regionali di Italgas Reti

La procura di Agrigento ha disposto il dissequestro dell’area del quadrilatero interessato dall’esplosione di via Trilussa, a Ravanusa, dove l’11 dicembre il crollo di una palazzina ha provocato 9 morti e 3 feriti. Il procuratore Luigi Patronaggio, sottolinea che “non sono più necessari rilievi e accertamenti tecnici. Il provvedimento – aggiunge – adottato in tempi brevi rispetto all’evento, si è reso opportuno anche al fine di alleviare i disagi della popolazione e favorirne la ripresa economica e sociale”.

Il dissequestro è stato firmato venerdì, subito dopo la conclusione degli accertamenti tecnici irripetibili durati quattro giorni durante i quali i consulenti della procura, coordinati dall’aggiunto Salvatore Vella e dall’ingegnere Antonino Barcellona, hanno individuato il punto di rottura della condotta nei pressi dell’abitazione del professore Pietro Carmina.

Patronaggio spiega che sono stati prelevati “materiale e segmenti della tubazione della rete di distribuzione, con particolare attenzione al tratto di tubazione di circa 4 metri interessato alla lesione e al raccordo rilevati, per essere sottoposti a verifiche anche con l’ausilio di sofisticate apparecchiature capaci di effettuare simulazioni tridimensionali”. Il procuratore conclude: “All’esito degli esami di laboratorio, svolti ancora una volta alla presenza dei consulenti tecnici di parte, verranno fornite ulteriori notizie pur sempre nel rispetto del segreto investigativo e della necessaria tutela della privacy delle parti processuali”.

Nell’inchiesta, come atto dovuto, sono stati iscritti, per le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro, dieci dirigenti nazionali e regionali di Italgas Reti. Gli indagati, assistiti da quattro difensori di Agrigento, Roma e Milano (gli avvocati Daniela Posante, Mario Zanchetti, Nadia Alecci e Massimiliano Foschini) hanno incaricato un pool di consulenti che ha preso parte a ogni fase degli accertamenti iniziati martedì.


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