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Ravanusa, un anno fa la strage. Verso la chiusura dell’indagine

Potrebbe essere stata una "scintilla casuale provocata da una camera di gas" a provocare la strage

Potrebbe essere stata una “scintilla casuale provocata da una camera di gas“, in sostanza la rottura di una saldatura o di un pezzo della condotta a provocare la strage di Ravanusa in cui, esattamente un anno fa, persero la vita 9 persone, fra cui una donna che avrebbe partorito dopo pochi giorni, in una fuga di gas che provocò l’esplosione e la devastazione di un intero quartiere in via Trilussa.

Il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, nei prossimi giorni, dopo avere concluso l’esame della consulenza dei propri tecnici, coordinati dall’ingegnere Antonio Barcellona, chiuderà l’inchiesta e farà notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Sotto inchiesta, da circa un anno, ci sono dieci dirigenti di Italgas, società che gestisce la condotta, ai quali viene contestata l’accusa di omicidio colposo.

Nelle scorse ore, Luigi Pagliarello, padre di Selene, l’infermiera morta al nono mese di gravidanza sotto le macerie di una palazzina, si è rivolto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del primo anniversario della strage, che ricorre oggi, chiedendo che si faccia giustizia con celerità.

“Il ricordo della sciagura di Ravanusa rimane vivo in ognuno di noi, ad un anno dalla terrificante esplosione. Una preghiera per le vittime innocenti e l’auspicio che non debbano più ripetersi simili tragedie”. Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare.


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