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Regolamento Antimafia, Cracolici: “civiltà giuridica”

Le nuove regole, approvate a maggioranza, per la prima volta varranno non solo per i quattro componenti dell'ufficio di presidenza dell'Antimafia, ma saranno estese a tutti i 13 membri della commissione

La decadenza scatterà per la semplice imputazione per i reati previsti dalla legge Severino o per una condanna definitiva superiore a due anni di carcere per tutte le altre tipologie di crimini. Sono queste le principali novità introdotte nel nuovo regolamento approvato dalla commissione Antimafia d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia dell’Ars, illustrate oggi pomeriggio dal presidente Antonello Cracolici. Presenti all’incontro con la stampa a Palazzo dei Normanni anche il vicepresidente, Ismaele La Vardera, e il segretario, Roberta Schillaci.

Le nuove regole, approvate a maggioranza, per la prima volta varranno non solo per i quattro componenti dell’ufficio di presidenza dell’Antimafia, ma saranno estese a tutti i 13 membri della commissione. Inoltre, è stato esteso il periodo di ‘vigenza’ del regolamento che rimarrà in vigore fino a quando la nuova commissione non approverà il nuovo. I nuovi componenti, quindi, dovranno rispettare i ‘paletti’ introdotti da quello precedente. “Tutti i 13 membri della commissione dovranno avere alcuni requisiti, altrimenti decadranno – ha esordito Cracolici – e la seconda novità del regolamento consiste nella decadenza in caso di una condanna superiore a due anni per i reati non previsti dalla Severino. E fino a quando la nuova commissione che si insedierà non approverà un nuovo regolamento, rimarrà in vigore questo. Questo è il cuore del regolamento che considero rigoroso ma anche di grande civiltà giuridica”.


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