La prima sezione del Tar Sicilia ha confermato l’aggiudicazione del contratto di locazione del locale – di proprietà del Comune – adibito a bar che si trova all’interno del nuovo palazzo di giustizia di via Pagano, a Palermo. La struttura è chiusa da ormai dieci anni, dopo che la società concessionaria aveva rinunciato all’utilizzo dei locali, a seguito di un contenzioso con i dipendenti, sfociato anche in un’inchiesta giudiziaria e in un processo penale. La decisione dei giudici amministrativi, che hanno dichiarato inammissibile il ricorso di una delle due società che aspiravano a riaprire il bar, confermando l’aggiudicazione alla ditta Errante, sblocca ora la situazione e dà il via libera ai lavori di riadattamento.
La lite giudiziaria in sede civile trae spunto dall’avviso pubblico pubblicato dal Comune di Palermo nell’estate 2024: alla procedura avevano preso parte, oltre alla ditta Errante Giovanni, anche i Giardini del Massimo. In sede di trattazione, l’amministrazione municipale aveva escluso (nel corso di una seduta pubblica) i Giardini, che non avevano presentato la domanda di partecipazione secondo le regole previste, in particolare senza depositare la cauzione. Ne era nato un ricorso al Tar, ma era stato proposto il 19 febbraio scorso. Ora i giudici del collegio presieduto da Salvatore Veneziano, relatore Francesco Mulieri, rilevano che, oltre alla questione della cauzione, di per sé causa legittima di esclusione, osta la tardività dell’impugnazione: il delegato della ricorrente infatti aveva avuto notizia dell’esclusione dalla gara il 5 dicembre scorso, durante la seduta pubblica, e dunque i sessanta giorni per il ricorso sarebbero scaduti a inizio febbraio. Secondo la tesi dei ricorrenti invece il termine sarebbe partito dalla data di notifica da parte del Comune. Da qui l’accoglimento delle tesi degli avvocati Girolamo Rubino e Gaspare Tesè, difensori della società di Giovanni Errante e la dichiarazione di inammissibilità, che prevale sull’esclusione di merito. Per effetto della sentenza del Tar Palermo si cristallizza dunque l’aggiudicazione e la ditta, nel nuovo palazzo di giustizia, potrà avviare l’attività prevista dal proprio business plan.
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