fbpx

In tendenza

Resto al Sud, in Sicilia 2.192 progetti per 154 milioni

Da 5 anni Resto al Sud rappresenta una concreta possibilità di uscita dalla condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere una progettualità d’impresa qualificata e consapevole

Con 2.192 progetti finanziati, che hanno attivato quasi 154 milioni di euro di investimenti sul territorio e creato o salvaguardato 8mila posti di lavoro, ottimi risultati per la Sicilia nel bilancio dei primi 5 anni di Resto al Sud, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.

Nel dettaglio delle province, a Palermo sono stati finanziati 699 progetti con oltre 52 milioni di euro, creando un’occupazione che supera le 2.800 unità; seguono Catania e Messina con 334 e 317 progetti approvati e finanziati rispettivamente con oltre 24 milioni di euro e quasi 21 milioni di euro (1.310 e 1.039 nuovi posti di lavoro).

Anche a livello nazionale i numeri – 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro – certificano la capacità di Resto al Sud di contrastare la decrescita demografica, non solo in Sicilia, ma in tutte le aree disagiate del Paese, di ridurre divari e diseguaglianze, di rilanciare la crescita del Mezzogiorno e di facilitare chi decide di farvi ritorno o di restarvi, facendo impresa, creando nuovo lavoro e dando così impulso allo sviluppo economico del territorio.

Da 5 anni, infatti, Resto al Sud rappresenta una concreta possibilità di uscita dalla condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere una progettualità d’impresa qualificata e consapevole, uno strumento “anti-crisi” ad ampio raggio, forte anche del suo progressivo potenziamento che nel tempo si è tradotto nell’apertura alle libere professioni, nell’estensione dell’ambito geografico di intervento e nella maggiore incidenza del fondo perduto, che è salito al 50% (l’altra metà è erogata come finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI). Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200 mila euro nel caso di società composte da quattro soci. Attivo dal 2018, l’incentivo è operativo oggi per gli under 56 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori lagunari e lacustri del Centro-Nord. Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie. I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni