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Rider: a Palermo Uber-Eats condannata a fornire dispositivi anti-caldo

L’elemento di novità importante è rappresentato dalla condanna per Uber-Eats a effettuare una specifica valutazione del rischio da esposizione ad ondate di calore

Il giudice di Palermo, Giuseppe Tango, ha accolto il ricorso di urgenza presentato da un rider di Uber, Dario Distaso, assistito dai legali di Nidil Cgil Giorgia Lo Monaco, Matilde Bidetti, Carlo De Marchis Gomez, per le condizioni di lavoro durante il periodo estivo, che per il rider si traduce in lunghe ore in bici o in moto esposti al sole per effettuare le consegne a domicilio.

L’ordinanza, scaturita dalle stesse esigenze e richieste avanzate con il ricorso vinto il 3 agosto scorso da un rider palermitano di Glovo, ossia la fornitura di dispositivi di sicurezza per affrontare le alte temperature, registra elementi di novità rispetto all’ordinanza con la quale il giudice palermitano Elvira Majolino aveva disposto la fornitura di acqua, soluzione di sali minerali e protezione solare.

L’elemento di novità importante è rappresentato dalla condanna per Uber-Eats a effettuare una specifica valutazione del rischio da esposizione ad ondate di calore, e delle conseguenti misure necessarie per la tutela della incolumità del rider, e alla prevenzione dei rischi lavorativi ai quali i ciclo fattorini sono esposti.

 


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