Il recente allarme sugli allagamenti lanciato con il “Rapporto Città Clima”, in cui la Sicilia risulta tra le regioni italiane più a rischio, non coglie di sorpresa Palazzo d’Orleans che per scongiurare il fenomeno è impegnato senza sosta attraverso l’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico.
«La nostra attenzione per mettere in sicurezza i centri abitati dell’Isola – afferma il governatore Renato Schifani – resta altissima, memori di un passato che, più volte, ha lasciato cicatrici profonde a causa della superficialità dell’uomo».
La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha in corso, tra gli altri, lavori a Maniace, nel Catanese, in contrada Cavallaro, una zona classificata nel Pai ad alto rischio, in cui si trovano abitazioni e terreni agricoli spesso colpiti dalle tracimazioni provenienti dal sistema di smaltimento delle acque piovane nei periodi di massima piena.
A Casteldaccia, il Comune del Palermitano teatro di una immane tragedia nel novembre del 2018, la Regione sta intervenendo, dopo avere stanziato sette milioni e mezzo di euro, nel Vallone Perriera, con la realizzazione, lungo l’asta naturale dell’omonimo torrente, di un canale in cemento armato della lunghezza di quasi tre chilometri con sbocco sul mare.
Maestranze al lavoro anche a Villafranca Tirrena, in provincia di Messina, per costruire una nuova condotta che salvaguardi la zona Castello dagli impetuosi fiumi di fango puntualmente provocati dalle piogge torrenziali.
Per dare contezza delle opere di sistemazione idraulica, l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha realizzato una rubrica video “SiciliaR4”, prodotta, e pubblicata sulla propria pagina Facebook. Nelle diverse puntate della rubrica si fa il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, illustrando con immagini aeree e testimonianze di tecnici e amministratori locali, l’importanza degli interventi.
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