Ancora sbarchi a Lampedusa. Altri 48 migranti sono arrivati nell’isola dopo i 23 sbarchi di ieri con l’approdo di complessive 960 persone. All’hotspot, dopo il trasferimento di 233 ospiti, sono in 946. Oggi il trasferimento di 220 migranti con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Nel pomeriggio altri 168 imbarcati su un volo Oim per Milano. Gli ultimi, in ordine di tempo, 26 migranti sbarcati a Lampedusa sono stati portati al molo commerciale dalla nave ong Nadir. I bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani e siriani hanno riferito ai soccorritori di essere partiti dal porto libico di Zuwara, pagando 6 mila dollari a testa per la traversata affrontata su un gommone di 8 metri.
Inoltre a Porto Empedocle è giunta la nave della ong Mare Jonio a cui la direzione centrale dell’Immigrazione, ieri sera, ha assegnato il porto sicuro. A bordo 58 migranti salvati nel Canale di Sicilia e destinati all’hotspot di contrada Caos. Lo scorso 9 ottobre la nave di Mediterranea saving humans aveva lasciato il porto di Trapani a conclusione di una ispezione straordinaria a sorpresa, ordinata dal ministero ai Trasporti e conclusasi con l’ordine di sbarcare le attrezzature per il soccorso che si trovavano a poppa della nave sul ponte di coperta: in particolare i container destinati all’accoglienza delle persone soccorse, quello dell’infermeria, i bagni chimici, le docce e i due gommoni veloci rhib. Nonostante questo Mediterranea aveva deciso di avviare la nuova missione di salvataggio: “Sono le persone che salvano le persone, esseri umani che soccorrono altri esseri umani, obbedendo alla legge del mare e al diritto internazionale, non le attrezzature di cui ci è stato imposto lo sbarco”.
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