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Emergenza migranti a Lampedusa, oltre 1.600 nell’hotspot. Salvini al vicesindaco: “Cambio l’agenda e arrivo da voi”

La prefettura di Agrigento proverà ad alleggerire la struttura con motovedette e traghetti

Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa dove nella notte sono approdati in 122 a bordo di tre diverse imbarcazioni.

Si aggiungono ai 784 arrivati ieri con 31 operazioni di soccorso. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono, al momento, circa 1.600 ospiti a fronte di 350 posti disponibili. La prefettura di Agrigento proverà ad alleggerire la struttura con motovedette e traghetti.

La motovedetta Cp327 della Guardia costiera prima ha soccorso all’alba, a 35 e 25 miglia dall’isola, un barchino di 6 metri e poi uno di 10, entrambi salpati da Zuwara in Libia, con 20 egiziani, eritrei, sudanesi e palestinesi. Poi è stato tratto in salvo un altro gruppo di 80 egiziani, siriani, marocchini e bengalesi.

La motovedetta della Guardia di finanza, a poco meno di 3 miglia dal porto, infine, ha rintracciato 22 tunisini, fra cui una donna, su una barca salpata da Sidi Mansour, in Tunisia.

Il vicesindaco di Lampedusa Attilio Lucia ha scritto a Matteo Salvini dopo i nuovi arrivi di migranti. I due – riferisce la Lega – sono costantemente in contatto. “Cambio l’agenda e arrivo da voi per portare soluzioni e idee che già avevamo messo in pratica con successo” ha spiegato Salvini. Sarà sull’isola il 4 e il 5 agosto.

“Continua purtroppo a crescere il numero delle vittime innocenti nel Mediterraneo, e intanto a Lampedusa continuano gli sbarchi con la differenza che, rispetto a prima, la macchina dell’accoglienza si è inceppata. I rappresentanti della nuova amministrazione comunale dell’isola, che per cinque anni hanno fatto campagna elettorale speculando sulla pelle dei migranti e prendendo in giro i lampedusani, adesso balbettano: evidentemente non sanno affrontare il tema dell’accoglienza e non sanno neppure tutelare gli interessi della comunità di Lampedusa. Questo succede quando si viene eletti sulla base di slogan vuoti e di promesse irrealizzabili”. Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Lampedusa e Linosa.

“Sono preoccupato nel leggere alcune recenti dichiarazioni – aggiunge Martello – comprese quelle del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha ricominciato a parlare di ‘difesa dei confini’: il tema della gestione dei flussi migratori è troppo serio e delicato per essere sfruttato per la propaganda elettorale. È un tema che va affrontato con un’ottica differente, bisogna avanzare proposte serie e realizzabili in grado di rendere le migrazioni ‘ordinate, regolari e sicure’ creando al tempo stesso le condizioni affinché ciascun essere umano possa veder rispettati i propri diritti nel luogo in cui è nato, senza essere costretto a fuggire per sperare in una vita migliore”.

“Ma tutto questo – conclude Martello – sembra non interessare a certa politica che pensa solo a parlare alla pancia della gente, alimentando paure ed intolleranza fino al momento delle elezioni per poi, il giorno dopo, girare la faccia dall’altra parte. Proprio come è successo a Lampedusa”.


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