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Schifani: “Serve nuovo confronto con lo Stato per evitare il rischio blocco”

Le dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, stamattina all'Assemblea regionale siciliana

“Nonostante gli enormi sforzi compiuti permangono ancora gravi problemi finanziari, aggravati dalla difficile situazione economica e sociale causata dagli ultimi anni di emergenza sanitaria, che richiedono l’avvio di un nuovo, serio confronto con lo Stato, per trovare definitive soluzioni ad alcune problematiche non più rinviabili, senza le quali, anche alla luce dei recenti atti istruttori della Corte dei Conti in sede di giudizio di parifica del Rendiconto 2020, diventa concreto il rischio di blocco dell’azione del Governo regionale”. Così il presidente Renato Schifani, durante la presentazione delle linee programmatiche del suo governo all’Ars.

“Nel corso degli ultimi anni sono state attivate varie interlocuzioni con i Governi nazionali per discutere delle diverse criticità finanziarie che ha dovuto affrontare annualmente la Regione – ha proseguito -, sia in fase di predisposizione dei bilanci di previsione che in sede di assestamento dopo l’approvazione del Rendiconto della gestione, e che hanno determinato il concreto rischio di non garantire le complessive esigenze di spesa e di pregiudicare l’adempimento dei compiti istituzionali. Interlocuzioni che si sono tradotte in accordi con lo Stato che, a fronte del riconoscimento di risorse aggiuntive, della riduzione del concorso al risanamento della finanza pubblica, di agevolazioni nella definizione dei piani di rientro dal disavanzo, hanno impegnato la Regione, in un’ottica di leale collaborazione, ad assicurare una serie di misure volte a realizzare la riduzione strutturale e la riqualificazione della spesa corrente e l’incremento della spesa per investimenti, ad adottare provvedimenti di riorganizzazione e snellimento della struttura amministrativa, di razionalizzazione degli Enti e delle Società partecipate, misure di semplificazione e digitalizzazione, di recepimento di principi statali in materia di dirigenza pubblica”, ha concluso.


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