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Scorta ridotta a testimone di giustizia: il Tar del Lazio dice “no”

Annullato il provvedimento con cui tre giorni fa la Legione Carabinieri Lazio rendeva noto che l'UCIS (l'Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza personale) avrebbe disposto il servizio di protezione esclusivamente nell'ambito della regione Sicilia, e non più su tutto il territorio nazionale, a partire dalla mezzanotte di ieri

Valeria Grasso, l’imprenditrice di Palermo che si è rifiutata di pagare il pizzo ad emissari legati al clan Madonia e che con la sua denuncia ha fatto arrestare e condannare alcuni esponenti di Cosa Nostra, continuerà a beneficiare del servizio di protezione a livello nazionale. Merito del Tar del Lazio che ha annullato il provvedimento con cui tre giorni fa la Legione Carabinieri Lazio rendeva noto che l’UCIS (l’Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza personale) avrebbe disposto il servizio di protezione esclusivamente nell’ambito della regione Sicilia, e non più su tutto il territorio nazionale, a partire dalla mezzanotte di ieri.

Il presidente Francesco Arzillo, della sezione prima ter del tribunale amministrativo regionale, “considerata la sussistenza dei presupposti dell’estrema gravità e urgenza” ha accolto l’istanza cautelare e sospeso gli effetti dell’atto impugnato, fissando poi al 12 settembre prossimo la camera di consiglio per la trattazione collegiale.

L’autore del ricorso contro i ministeri dell’Interno e della Difesa, l’avvocato Antonino Galletti, amministrativista romano nonchè difensore di Valeria Grasso, ha tirato un sospiro di sollievo: “Il tempestivo intervento del giudice amministrativo ha scongiurato i rischi determinati da un vuoto di tutela proprio nel territorio dove la testimone di giustizia vive e lavora. Occorre maggiore attenzione anche in sede amministrativa nei confronti di chi generosamente offre la propria vita al servizio dello Stato e non merita di essere lasciato solo. Non bastano le norme, occorre evitare che una burocrazia cinica ne possa frustrare la ratio, mettendo in pericolo colore che in altri Paesi sarebbero trattati come eroi. Almeno fino al 12 settembre, dunque, sarà garantita appieno dallo Stato la sicurezza di Valeria Grasso”.

Soddisfatta, ovviamente, anche la stessa imprenditrice (tra l’altro presidente dell’associazione “Contra – Contro tutte le mafie) che ha “ringraziato il Tar per la tempestiva risposta nel riattivare la tutela, mettendo in sicurezza la mia vita”. Un ringraziamento è andato anche “all’avvocato Galletti per la grande attenzione e sensibilità, dedicandosi con grande scrupolo da tempo alle vite di chi denuncia la mafia e sceglie di essere al servizio dello Stato. Oggi più che mai continuerò con il mio impegno per la legalità e la difesa dei diritti di ogni cittadino”, ha concluso Grasso.

 


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