Sequestrati otto immobili, tra cui quattro ville di pregio, del valore di 3 milioni di euro riconducibili a un imprenditore palermitano, in passato attivo nel settore edile. Si tratta del 90enne Francesco Zummo, tra gli autori del “Sacco di Palermo”, espressione che indica la gigantesca speculazione edilizia messa in campo da Cosa nostra. I finanzieri del Nucleo speciale di Polizia valutaria hanno eseguito il provvedimento emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del tribunale, su richiesta della procura.
È l’esito dei nuovi approfondimenti che hanno consentito di sequestrare, a più riprese, tra la fine del 2021 e gli inizi del 2022, disponibilità finanziarie per oltre 35 milioni di euro. Complessivamente, a conclusione dell’attività di indagine, sono stati sequestrati 16 polizze assicurative per un controvalore di circa 2 milioni di euro, 7 depositi titoli per un controvalore di oltre 1,2 milioni di euro; quote di fondi di investimento (alcune delle quali detenute all’estero) per oltre 3 milioni di euro; 11 conti correnti bancari e postali con un saldo complessivo superiore a 500.000 euro. Inoltre, sono state sequestrate disponibilità finanziarie detenute all’estero per oltre 25,5 milioni di euro, depositate su rapporti di conto esteri intestati all’imprenditore palermitano e a fondazioni allo stesso riconducibili con sede in Liechtenstein.
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