Una staffetta per la vita dona nuova speranza a sette pazienti siciliani Per la prima volta in Sicilia, all’Ismett di Palermo, sono stati eseguiti sette trapianti in solo giorno. Un evento che ha permesso a sette pazienti siciliani di ritornare ad avere nuova speranza per una migliore qualità della vita. In una maratona chirurgica durata 24 ore sono stati realizzati: 4 trapianti di rene; 2 di fegato ed uno di polmoni. Questo traguardo storico per la sanità siciliana ha mobilitato oltre 40 professionisti di Ismett fra medici, infermieri e personale sanitario che hanno lavorato senza sosta. A questi vanno sommati i medici delle rianimazioni coinvolte e il personale del Centro regionale trapianti che ha coordinato la macchina organizzativa della donazione.
“Un ringraziamento speciale va a tutti gli operatori coinvolti e i migliori auguri ai pazienti e alle loro famiglie. I sette trapianti realizzati in contemporanea – sottolinea Angelo Luca, Direttore di Ismett – rappresentano un risultato straordinario, reso possibile grazie alla collaborazione sinergica di tutti gli attori della rete trapiantologica siciliana”.
I due prelievi, che hanno ridato speranza a sette pazienti in lista d’attesa, sono stati effettuati presso al Cannizzaro di Catania e l’ospedale di Partinico. La giornata è iniziata all’alba del 27 novembre con una prima allerta all’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove l’equipe Ismett ha prelevato due reni e il fegato. Poco dopo, una seconda allerta all’ospedale di Partinico ha portato al prelievo dei polmoni, due reni e fegato. Gli interventi sono tutti tecnicamente riusciti e le condizioni cliniche dei pazienti trapiantati sono considerate buone.
“Nel corso di quest’anno – sottolinea Giorgio Battaglia, direttore del Crt – sono stati eseguiti un numero di trapianti impensabile nella nostra isola, impensabile fino a qualche anno fa. L’eccezionalità di sette trapianti in un solo giorno conferma la generosità dei siciliani e l’eccellenza del nostro Sistema Trapiantologico sia per qualità che per la sicurezza nei processi. Continuamo a proporre la cultura della donazione, una vittoria della moderna medicina ed una vittoria per l’intero Sistema sanitario regionale”.
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