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Sfugge alla cattura un boss palermitano che doveva essere arrestato negli Usa

Residente da tempo negli Stati Uniti, risulta allo stato irreperibile ed è ricercato Oltreoceano: nel frattempo l’indagato starebbe per nominare in Italia un avvocato difensore

E’ sfuggito alla cattura Giovan Battista Badalamenti, uno dei destinatari dei provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Palermo ed eseguiti mercoledì mattina, in collaborazione tra polizia italiana e Fbi, fra la provincia di Palermo e gli Usa. Lo si è appreso al termine delle convalide degli stessi fermi. L’uomo ha 69 anni, è originario di Torretta (Palermo) ed è uno dei capi storici della famiglia mafiosa del suo paese. Residente da tempo negli Stati Uniti, risulta allo stato irreperibile ed è ricercato Oltreoceano: nel frattempo l’indagato starebbe per nominare in Italia un avvocato difensore.

Nell’operazione di quattro giorni fa erano stati fermati (e poi questi provvedimenti sono stati convalidati dal Gip di Palermo) Francesco Rappa, Giacomo Palazzolo, Salvatore Prestigiacomo di 54 anni e Salvatore Prestigiacomo di 50 anni, Isacco Urso e Maria Caruso. L’operazione di Fbi, Direzione anticrimine, Servizio centrale operativo di Roma e Squadra mobile di Palermo è coordinata dal procuratore del capoluogo siciliano Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Giovanni Antoci. Diciassette in tutto le misure cautelari eseguite in contemporanea tra Palermo e New York.


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