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Si diede fuoco e morì: indagini per istigazione al suicidio

Si indaga per istigazione al suicidio nell’ambito dell’inchiesta per la morte di Ayman Serti un ragazzo di 16 anni,  di origini marocchine, trovato senza vita, lo scorso febbraio, vicino ad un parcheggio del campo sportivo di Merì, in provincia di Messina

Si indaga per istigazione al suicidio nell’ambito dell’inchiesta per la morte di Ayman Serti un ragazzo di 16 anni,  di origini marocchine, trovato senza vita, lo scorso febbraio, vicino ad un parcheggio del campo sportivo di Merì, in provincia di Messina. Il corpo era in parte divorato dalle fiamme.

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera sta percorrendo l’ipotesi di istigazione al suicidio.  In questi mesi non si è mai smesso di indagare per fare luce su una vicenda che ha scosso la comunità del centro tirrenico e gettato nel dolore una famiglia che fin dall’inizio ha nutrito dubbi sull’ipotesi del suicidio. Il fascicolo è contro ignoti. Inoltre la procura ha indagato due persone per false dichiarazioni al pubblico ministero: si tratta del gestore di un distributore di carburante dove il giovane avrebbe preso la benzina che non avrebbe confermato la circostanza, e un amico del giovane, in merito alle dichiarazioni sui suoi contatti con il ragazzo, e su messaggi e chiamate cancellati dal proprio telefonino. Quella sera  Ayman si era recato in una pizzeria per ordinare tre pizze ma non aveva fatto ritorno, il corpo era stato poi trovato nei pressi del capo sportivo.


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