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Siccità, per Nello Musumeci “sarà un problema serio per diversi anni”

Il ministro alla Protezione civile e alle Politiche del mare, Nello Musumeci, a Palermo per la seconda edizione del Forum Risorsa Mare 2024

“La siccità sarà un problema ancora per diversi anni. Se si fosse programmato 20-30 anni fa oggi non avremmo il problema siccità. In Italia e quindi anche in Sicilia è mancata la programmazione. Per 30 anni non c’è stata l’autorità idrografica, l’abbiamo creata col mio governo e abbiamo iniziato la programmazione“. Lo ha ha detto il ministro alla Protezione civile e alle Politiche del mare, Nello Musumeci, a Palermo per la seconda edizione del Forum Risorsa Mare 2024, piattaforma realizzata da The European House – Ambrosetti con il ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare. “La Regione siciliana con lo Stato – ha aggiunto – stanno programmando interventi a breve, medio e lungo termine. Le infrastrutture idrauliche hanno bisogno di 10-15 anni per essere realizzate. In Sicilia non si fa una diga da 40 anni e l’anno prossimo la siccità riguarderà in maniera seria anche altre regioni”.

“Maggiori poteri per la Sicilia sono stati dati al commissario per la crisi idrica, Nicola Dell’Acqua, per definire intanto la pratica dei tre impianti che dovranno consentire una integrazione. Abbiamo progettato il completamento della diga Blufi che serve tre province, Palermo, Agrigento e Caltanissetta, e della diga Pietrarossa ferma da 30 anni, il che significa 40 milioni di metri cubi d’acqua in più. Bisogna lavorare anche per gli interventi immediati in realtà come Enna, è c’è un commissario regionale, Cartabellotta, nominato per affrontare questa gravissima, drammatica, inconcepibile situazione di emergenza” ha detto ancora il ministro che ha parlato poi della polizza assicurativa contro le catastrofi per cui sostiene la gradualità. “Si spende più per ricostruire che per prevenire – ha detto – e io difendo le mie idee che sono quelle della prevenzione nel territorio: evitiamo morti, feriti e danni. Per fare questo dovremmo fare come in altri Paesi: una polizza assicurativa contro le catastrofi. Bisogna decidere dove, se nei territori maggiormente esposti, e certamente la mia proposta è che sia facoltativa nella fase iniziale. Dopo 10-15 anni deciderà chi verrà dopo”.

“Non sono Superman, ma ho fatto quello che prima di me non è stato fatto. Sono contento di avere lasciato in Sicilia qualcosa in più rispetto a quello che ho trovato. Ora ci saranno altri governi, altre legislature e nessuno dica che il problema siccità sarà risolto in due anni, farebbe demagogia. Bisogna parlare con sincerità ai siciliani” ha affermato l’ex governatore della Sicilia al forum di Palermo.

Quindi il mare che per Musumeci “è diventato protagonista nell’Agenda di governo. Abbiamo fatto una programmazione che interessa tutto il governo nelle sue articolazioni. Il mare come risorsa, che fattore ambientale da tutelare. Con un occhio sulla subacquea, il che significa ricerche, misure di sicurezza delle infrastrutture sottomarine, attività sportive. Sono convinto che l’Italia possa essere uno dei primi Paesi europei ad avere dato assetto e ordine alla dimensione subacquea. Oggi la sfida si gioca su due domini: quello dello spazio e quello sottomarino e il governo ha fatto quello che nel passato non è stato fatto, adottando un regolamento per disciplinare il settore. Nei prossimi giorni arriverà in Consiglio dei ministri un disegno di legge per governare l’attività sottomarina. Il mare è diventato protagonista nell’Agenda di governo. Abbiamo fatto una programmazione che interessa tutto il governo nelle sue articolazioni. Il mare come risorsa, come fattore ambientale da tutelare. Con un occhio sulla subacquea, il che significa incrementare le ricerche, le misure di sicurezza delle infrastrutture sottomarine, le attività sportive. Sono convinto che l’Italia – ha aggiunto – possa essere uno dei primi Paesi europei ad avere dato assetto e ordine alla dimensione subacquea. Oggi la sfida si gioca su due domini: quello dello spazio e quello sottomarino e il governo ha fatto quello che nel passato non è stato fatto, adottando un regolamento per disciplinare il settore”.


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