fbpx

In tendenza

Sicilia, Italia Nostra e Legambiente deluse per l’esclusione dall’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio

L'Osservatorio ha il compito di favorire la diffusione della cultura del paesaggio e di promuovere la qualità del territorio

Italia Nostra e Legambiente escluse dalla Speciale commissione – Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio. L’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio ha il compito di favorire la diffusione della cultura del paesaggio e di promuovere la qualità del territorio, con l’obiettivo di dare supporto alle politiche e alle azioni per la tutela e la valorizzazione del paesaggio stesso.

In attuazione dei principi della Convenzione europea del paesaggio, rivolge il proprio interesse a tutto il territorio regionale: non solo ai paesaggi considerati eccezionali, dunque, ma a quelli quotidiani o degradati, alle aree naturali e rurali, come a quelle urbane e periurbane. E agisce in maniera multidisciplinare, in quanto integra diversi approcci di osservazione del territorio (paesaggistico, storico, culturale, naturalistico, ma anche agricolo, turistico, geomorfologico, economico, sociale, ecc.) e promuove la creazione di reti di relazioni tra saperi, conoscenze, esperienze, professionalità e comunità.

L’attuale assessore regionale dei Beni culturali e della identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, componente del governo Schifani, ha proceduto al rinnovo della Speciale Commissione – Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio. “E ha pensato bene di rinnovarlo nominando soltanto docenti segnalati dalle quattro Università della Sicilia più tre componenti di sua scelta – afferma Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia -. A quanto pare, la volontà iniziale dell’assessore Scarpinato era quella di nominare tutti componenti nuovi, alla fine però sono stati inseriti, come garanti della memoria storica dell’Osservatorio, il prof. Giuseppe Trombino e il dr. Michele Buffa. A questi sono stati aggiunti i membri cosiddetti “di diritto”, o meglio previsti dal decreto istitutivo. Inoltre, si è deciso di sostituire il rappresentante dell’Avvocatura dello Stato con quello dell’Ufficio legale della Regione. Sono stati invece esclusi i rappresentanti delle associazioni culturali e ambientaliste, da sempre facenti parte dell’Osservatorio: Italia Nostra e Legambiente. Un fatto che riteniamo grave e sconcertante.”

Altro punto critico a detta di Janni è il fatto che l’approvazione del Piano paesaggistico di Palermo, non sia stata inserita negli ordini del giorno delle prime due sedute svolte dal nuovo Osservatorio. “Ancora una volta, dunque – prosegue -, siamo costretti a sottolineare il notevolissimo ritardo nel completamento della pianificazione paesaggistica della Regione, iniziata nel lontano 2004 con l’adozione del Piano dell’Ambito 1 della provincia di Trapani, e della quale il Piano della provincia di Palermo è uno degli ultimi tasselli, fondamentale e lungamente atteso. Con l’approvazione del Piano di Palermo, mancherebbero alla conclusione del lungo e complesso iter del Piano Paesaggistico Regionale il Piano di Enna e una minima parte di quello di Messina.”

Ricordo che – conclude Janni -, fatta salva la necessità del coordinamento tra i vari rami dell’amministrazione regionale, la tutela e la pianificazione paesaggistica rimangono sovraordinate rispetto a ogni altra competenza. Inoltre, nel ribadire che la Speciale Commissione – Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio è, e resta, la naturale sede istituzionale per l’approfondimento delle questioni relative ai piani paesaggistici in Sicilia, nonché l’organo individuato dalla legge per le procedure di adozione e approvazione dei piani, auspichiamo che, in ordine all’approvazione del Piano paesaggistico di Palermo, non persista, ancora, la volontà politica di differimento sine die di questo fondamentale strumento di tutela e valorizzazione del territorio.”


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni