Il via libera lo darà Conte, ma nel M5s sono in tanti che da tempo condividono l’idea di scegliere con le primarie il candidato governatore in Sicilia. Tra questi c’è l’eurodeputato Dino Giarrusso, tra i primi a suggerire la strada dei gazebo rilanciata con forza ora dal vice segretario del Pd, Peppe Provenzano.
“Per me è la soluzione migliore, ne parlo da settimane negli incontri con la base nei territori e non ho mai sentito dissenso sul tema – dice Giarrusso all’Ansa – Ne ho discusso col segretario del Pd siciliano Anthony Barbagallo e anche con Claudio Fava. Prima però bisogna stabilire il perimetro della coalizione per capire quanto larga dovrebbe essere, scrivere il programma e definire i criteri per la composizione delle liste per evitare di trovare magari qualche candidato con precedenti penali“.
Per Giarrusso dovrebbe essere la base del Movimento però a decidere sui gazebo. “Noi abbiamo sempre fatto le consultazioni interne, mi sembra naturale che siano i nostri iscritti a pronunciarsi sulle primarie di coalizione“, osserva. Anche la scelta del candidato del M5s, per l’eurodeputato, “dovrebbe essere fatta sentendo la base, fermo restando il principio invalicabile del doppio mandato, che rimane un caposaldo del Movimento“.
All’ipotesi avanzata dal Pd di svolgere la consultazione la prima settimana di luglio, Giarrusso risponde così: “Per me sarebbe meglio farla la prima settimana di giugno, comunque prima delle amministrative; sarebbe un modo per animare l’elettorato progressista in una fase in cui il centrodestra è a pezzi: il governatore Nello Musumeci detestato persino dai suoi alleati, la situazione paradossale a Catania col sindaco Salvo Pogliese che non si capisce se si dimette o rimane, le spaccature a Palermo. Sarà Conte comunque a decidere“.
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