Un appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Siracusa si è tolto la vita con l’arma di ordinanza nei pressi del penitenziario. A dare notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“È una notizia inquietante, che sconvolge tutti noi”, dichiara Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che ricorda come quello dei poliziotti penitenziari suicidi è un dramma che va avanti da tempo senza segnali di attenzione da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Dall’inizio dell’anno quattro sono stati i poliziotti suicidi, tre dei quali in Sicilia.
Premesso che allo stato sono in corso accertamenti sulle ragioni del tragico gesto, il SAPPE rileva come “i poliziotti penitenziari sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbero bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno. Lo scorso anno sono stati 5 i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita, 6 nel 2020 e erano stati 11 nel 2019”. Numeri “sconvolgenti”, per Capece che aggiunge: “Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non possono continuare a tergiversare su questa drammatica realtà. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del personale di Polizia Penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria”, conclude Capece. “Qui servono azioni concrete e non le chiacchiere ministeriali e dipartimentali che su tutti queste tragedie non ha fatto e non fa nulla: è vergognoso e inaccettabile!”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni