Il gup di Caltanissetta Emanuela Carrabotta, nell’ambito dell’udienza preliminare sulla cosiddetta inchiesta “Montante bis” tra le 23 parti civili che hanno chiesto di costituirsi parte civile, ha escluso Gianpiero Casagni, Salvatore Iacuzzo, Salvatore Petrotto e Enzo Basso.
Accolta invece la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da ministeri dell’Interno, Economia e Difesa, assessorati regionali all’Energia e Attività Produttive, Regione Sicilia, Marco Venturi, Pietro Di Vincenzo, Salvatore Moncada, Ismail Mohammed Kalil, Giuliana Geraci, Comune di Caltanissetta, Camera di Commercio di Caltanissetta, Tullio Giarratano, Umberto Cortese, Alfonso Cicero, Pasquale Tornatore, Filippo Scalzo e Giuseppe Amato.
Nel corso dell’udienza di oggi, è stato sentito l’imprenditore gelese Carmelo Turco, che risulta tra i 13 indagati. Turco si è difeso dalle accuse che gli vengono mosse. Rigettate anche le eccezioni sollevate oggi da alcuni avvocati del collegio difensivo.
Gli indagati sono 13 tra esponenti politici, ex assessori regionali, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine, accusati di aver fatto parte del “sistema Montante”.
La procura di Caltanissetta contesta presunti finanziamenti illeciti che sarebbero stati erogati per sostenere la campagna elettorale dell’ex governatore Crocetta. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, accesso abusivo al sistema informatico e finanziamento illecito ai partiti.
Tra gli indagati oltre all’ex paladino dell’antimafia Antonello Montante, anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù e Carmelo Turco, Vincenzo Savastano vice questore aggiunto all’epoca dei fatti della Polizia presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino, Gaetano Scillia capocentro Dia di Caltanissetta dal 2010 al 2014, Arturo De Felice direttore della Dia dal 2012 al 2014, Giuseppe D’Agata colonnello dei carabinieri e Diego Di Simone Perricone ex capo della security di Confindustria. Prossima udienza si terrà il 19 marzo.
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