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Sistema Montante, la Corte d’Appello di Caltanissetta in camera di consiglio

Per l'ex presidente di Confindustria Sicilia, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, favoreggiamento, rivelazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo al sistema informatico, al termine della sua requisitoria, chiesta la condanna a 11 anni e 4 mesi di reclusione

La Corte d’Appello di Caltanissetta, presieduta da Andreina Occhipinti, è appena entrata in camera di consiglio per emettere la sentenza sul “sistema Montante” a carico di cinque imputati, tra i quali l’ex leader di Confindustria Antonello Montante. La sentenza è prevista nel pomeriggio intorno alle 16.

Il sostituto procuratore generale di Catania Giuseppe Lombardo, per l’ex presidente di Confindustria Sicilia, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a 11 anni e 4 mesi di reclusione. In primo grado era stato condannato a 14 anni. Anche per gli altri quattro imputati la procura generale ha chiesto la condanna.

Per il generale Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, l’accusa ha chiesto alla corte di confermare la condanna a tre anni di reclusione. Anche per il sostituto commissario Marco De Angelis è stata chiesta dall’accusa la conferma della condanna di primo grado a quattro anni. Chiesta anche la conferma della condanna ad un anno e quattro mesi per il questore Andrea Grassi con la concessione delle attenuanti generiche che porterebbe la pena a dieci mesi. Per Diego Di Simone, capo della security di Confindustria è stata chiesta la condanna a 6 anni e 4 mesi.


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