Il tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso la semilibertà all’avvocato Piero Amara. Il legale fulcro del Sistema Siracusa potrà quindi uscire dal carcere di Terni in cui si trova dall’8 giugno 2021, dopo che il tribunale di sorveglianza di Roma non gli aveva accordato la pena alternativa dei servizi sociali. Amara aveva patteggiato 3 anni a Roma, 1 anno e 2 mesi a Messina e 9 mesi a Siracusa (sulla vicenda Sai8).
Il regime di semilibertà consiste nella concessione di trascorrere parte del giorno fuori dell’istituto per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale, ma i termini dipenderanno dalla struttura carceraria. A maggior ragione durante l’attuale periodo pandemico, potrebbe essere più difficile rientrare nella casa circondariale. Si attendono, in giornata, le motivazioni e maggiori dettagli sulle prescrizioni che riguardano il domicilio. Amara (difeso in questo procedimento dagli avvocati Salvino Mondello, Francesco Montali, Veronica Paturso e Carla Archilei), non potrà lasciare l’Umbria e resterà di base a Spoleto. Dopo il percorso di semilibertà, sarà chiesto un affidamento in prova ai servizi sociali in una misura più ampia.
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