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Solvente al posto dell’acqua uccise un anziano: banconista a giudizio ad Agrigento

Una tragica disattenzione che è costata la vita a un 74enne fa finire a processo il 38enne

Rinvio a giudizio per il banconista, non luogo a procedere per il titolare del bar. Una tragica disattenzione che è costata la vita a un 74enne fa finire a processo per omicidio colposo il 38enne Emiliano Civiltà accusato di avere provocato la morte di un uomo di 74 anni – Calogero Capitano – al quale, per una disattenzione, il 23 aprile del 2018, era stato servito, insieme al caffè, un bicchiere con del solvente per il lavaggio delle stoviglie al posto dell’acqua. Prosciolto, invece, il 41enne Calogero Saieva, titolare del bar di famigli, al quale si contestava di non avere vigilato sul dipendente mentre materialmente Civiltà serviva il bicchiere d’acqua col solvente posizionandolo accanto alla tazzina del caffè.

L’uomo, che nell’immediatezza riportò gravissime ustioni del cavo orale e dell’esofago, col passare dei mesi si aggravò, perse oltre 20 chili e sviluppò diverse patologie che, otto mesi più tardi, il 3 febbraio dell’anno successivo, lo portarono alla morte. La Procura, che in un primo momento iscrisse il solo Sajeva nel registro degli indagati, dopo avere contestato l’accusa di lesioni personali colpose, ha svolto altri accertamenti che hanno fatto ipotizzare un nesso fra l’ingestione del solvente e la morte: da lì l’ipotesi di reato di omicidio colposo. A decidere il rinvio a giudizio è stato il gup Stefano Zammuto: il processo si celebrerà davanti al giudice monocratico Manfredi Coffari a partire dal prossimo 26 giugno.


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