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Sparò a carabiniere, pena ridotta in appello

Condanna a 12 anni

Pena ridotta in appello per Camillo Leocata, colpevole di aver sparato al collo e provocato una grave disabilità al carabiniere Giovanni Sebastiano Grasso intervenuto per sedare una rissa, in chiesa. La Corte d’Appello di Catania, presieduta da Riccardo Pivetti, lo ha condannato a 12 anni (in primo grado gli erano stati inflitti 17 anni e 4 mesi), escludendo le aggravanti contestate.

Confermate le pene accessorie e le statuizioni civili (805 mila euro). E stata la pg nel corso della requisitoria a evocare il tragico ferimento ai danni del militare avvenuto nel corso di una rissa scoppiata nella chiesa della Parrocchia di Santa Maria degli Ammalati, frazione di Acireale.

Era in corso la cerimonia religiosa della prima comunione quando è scoppiato, nell’ottobre 2021, un violento litigio tra le famiglie di due genitori separati di uno dei ragazzi. Il movente – assolutamente futile – fu il sorteggio dei posti in chiesa. Ai familiari della mamma non piacque rimanere indietro rispetto ai parenti del padre. La discussione in famiglia diventò violenta.

E così l’imputato decise di andare a casa e prendere la pistola con la quale fu ferito il vicebrigadiere Grasso che si trovava in quella chiesa perché uno dei figli doveva ricevere il sacramento, ebbe la prontezza di supportare i colleghi che stavano cercando di sedare la furiosa lite.


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