Qualunque sia il fine (ancora ignoto) i cartelloni ‘pubblicitari’ che da qualche giorno tappezzano gli spazi pubblicitari di Ragusa fanno discutere. “Ve la diamo gratis”: una scritta bianca su fondo blu, con la sagoma di un cane a sostituire una delle lettere. Gli spazi pubblicitari sono quelli del comune di Ragusa e quelli a disposizione dell’Ast nelle ‘paline’ (così vengono definite) che alle fermate dei bus urbani accolgono gli orari di percorrenza dei mezzi pubblici. Nessuna altra indicazione, né un committente né uno stampatore.
Alla vigilia della “Giornata internazionale della donna”, in cui anche nella provincia iblea sono in programma iniziative di ogni tipo a sostegno dei diritti delle donne, lo slogan solleva indignazione e sconcerto. Tra i primi commenti, quello del collettivo femminista “l8nonsoloamarzo”. Il gruppo sostiene che “la pubblicità in questione porta un messaggio altamente inappropriato e offensivo, che va contro i principi di parità di genere e rispetto per la dignità umana”. “La concessione di spazi pubblicitari – aggiunge il collettivo – dovrebbe essere gestita con attenzione, considerando l’impatto sociale e culturale delle immagini e dei messaggi diffusi. In questo caso specifico, il messaggio sessista trasmette un’immagine negativa delle donne, contribuendo alla perpetuazione di stereotipi dannosi e discriminatori”.
La controproposta del collettivo chiede al Comune di “rivedere la politica di concessione degli spazi pubblicitari e di assicurarsi che tali messaggi non abbiano spazio nei luoghi pubblici della nostra comunità” e di condividere azioni di promozione della diversità, rispetto e uguaglianza, e la locandina del collettivo stesso che che ricorda il gesto di aiuto internazionale contro la violenza: la mano che si chiude attorno al pollice.
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