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Strage di Altavilla, la Procura chiede la perizia psichiatrica per Barreca

L'uomo dovrà essere valutato da esperti, uno psichiatra, un neurologo e un medico legale, per accertare se avesse la capacità di intendere e di volere al momento del fatto

foto generica di repertorio

La Procura di Termini Imerese (Palermo) ha chiesto l’incidente probatorio per eseguire su Giovanni Barreca la perizia psichiatrica: se il Gip accoglierà la richiesta, l’imbianchino accusato di avere partecipato come protagonista alla strage di Altavilla Milicia (Palermo) dovrà essere valutato da esperti, uno psichiatra, un neurologo e un medico legale, per accertare se avesse la capacità di intendere e di volere al momento del fatto e se sia capace di partecipare validamente all’eventuale processo, che l’ufficio inquirente diretto da Ambrogio Cartosio si appresta a chiedere, oltre che per Barreca, anche per i suoi presunti complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina.

Tutti e tre sono in carcere dall’11 febbraio scorso, mentre qualche giorno dopo fu arrestata anche la figlia diciassettenne del muratore, la cui posizione è al vaglio della magistratura minorile.

I quattro sono indagati per l’eccidio costato la vita ad Antonella Salamone e a Kevin e Emmanuel Barreca, di 16 e 5 anni, moglie e figli di Barreca padre, madre e fratelli di Barreca figlia. I terribili delitti, preceduti da torture e sofferenze indicibili per le vittime, sarebbero stati eseguiti al culmine di un presunto rito di purificazione dal demonio, svolto dall’imbianchino, esagitato nelle sue deteriori convinzioni religiose, e dalla coppia Fina-Carandente, che si spacciavano per santoni e “fratelli di Dio”, capaci – a loro dire – di vedere Satana annidarsi dappertutto e di “liberare” le persone dal demonio.

Il cadavere della Salamone venne poi bruciato e sepolto: ne sono stati trovati solo pochi resti. Ora il giudice dovrà valutare se far esaminare le condizioni di salute mentale di Barreca, ma a ruota potrebbero seguire anche gli altri tre imputati. Se dovesse essere stabilita l’incapacità si potrebbe arrivare alla “non imputabilità” e dunque all’assoluzione, cui potrebbe seguire comunque un periodo di ricovero obbligato in una struttura penale psichiatrica.

Periodo che non potrebbe essere comunque per tutta la vita, ma che finirebbe con l’avere una durata temporanea, anche di fronte a un crimine così efferato e assurdo.


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