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Stupro a Palermo, colpi di casco a cameraman: solidarietà dalle sigle sindacali

L'operatore, venerdì scorso, è stato colpito violentemente con un casco in testa diverse volte, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia

Cameraman aggredito a Palermo. La Slc Cgil di Palermo esprime “massima solidarietà” a Massimiliano Viviano, video operatore di una azienda che lavora in service per Mediaset e vittima di una aggressione durante le riprese di un servizio. L’operatore, venerdì scorso, è stato colpito violentemente con un casco in testa diverse volte, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, mentre con la troupe stava effettuando alcune riprese video in via Montalbo, per la realizzazione di un servizio sullo stupro di gruppo ai danni di una giovane donna di Palermo.

“Nell’esprimere la nostra solidarietà – dice il segretario generale Slc Cgil Palermo, Fabio Maggio – siamo estremamente preoccupati per i sempre più frequenti episodi di violenza sferrati contro gli operatori dell’informazione nello svolgimento del proprio lavoro. Non è possibile rischiare la propria incolumità ed essere ostacolati in questo modo mentre si lavora per fornire un servizio alla collettività”.


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