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Stupro a Palermo, la vittima in tv: “bruciata la mia vita”

Così la diciannovenne stuprata dal branco al Foro Italico di Palermo, dopo la sentenza che ha condannato a 8 anni e 8 mesi il più giovane del gruppo dei sette imputati

“Spero che il mio caso sia di esempio affinché diminuiscano gli episodi di violenza. Spesso mi scrivono donne che mi dicono che si sono sentite spinte a sporgere denuncia avendo sentito della mia vicenda e ne sono contenta”. Così la diciannovenne stuprata dal branco al Foro Italico di Palermo, dopo la sentenza che ha condannato a 8 anni e 8 mesi il più giovane del gruppo dei sette imputati.

Il giovane, che compì 18 anni pochi giorni dopo l’aggressione, è stato riconosciuto colpevole dal Gup del tribunale dei minorenni e oggi la giovane e il suo legale, l’avvocato Carla Garofalo, sono state ospiti della trasmissione di Rete 4 “Diario del giorno”. “Non è bello vivere così – ha aggiunto la vittima – più che vita la mia è una specie di sopravvivenza. Di quella notte mi rimangono flash orribili, ho avuto attacchi di panico, soprattutto la notte non riuscivo a dormire. Ora sono diminuiti. Grazie al mio avvocato e all’associazione ‘Le Onde’, che mi supportano, sto cercando di uscire da questi ricordi. Nonostante la gente non ci creda, nel mio privato continuo a soffrire». Sui suoi aggressori – sei dei quali saranno giudicati dal Gup del tribunale di Palermo a partire dal 19 aprile, ha detto: “Sono sempre ragazzi della mia età, non odio nessuno, mi spiace che si siano bruciati la vita e la stavano bruciando anche a me, anzi in parte me l’hanno bruciata”.


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