“Poche chiacchiere e molti fatti: il movimento politico Sud Chiama Nord coinvolgerà nuovamente i cittadini, oggi più che mai disamorati dal teatrino dei partiti vecchi e nuovi, per liberare insieme l’Italia, partendo dalla Sicilia”, così Cateno De Luca e Dino Giarrusso annunciano nome e simbolo del loro partito politico, Sud Chiama Nord, di cui Giarrusso sarà segretario nazionale e De Luca coordinatore, affiancati dalla ex-iena Ismaele La Vardera, candidato alle regionali e presidente del partito.
“Sarà un movimento popolare ed al tempo stesso un Partito che, ispirandosi ai principi autonomistici e federativi dei territori, vuole definire ed attuare un concreto “patto di solidarietà Sud Nord”, integrando un nuovo quadro di politiche nazionali ed europee finalizzate ad eliminare le sperequazioni sociali economiche ed infrastrutturali tra il meridione ed il resto dei territori europei che non rendono competitivo il “Sistema Italia”. Dobbiamo dare lavoro ai nostri cittadini, non parlare astrattamente di lavoro. Dobbiamo assicurare sicurezza alle nostre città facilitando autenticamente la funzione delle forze dell’ordine, non parlare di sicurezza in modo generico, come se dipendesse dal caso. Sappiamo che garantire una maggiore efficienza, competitività e miglior tenore di vita al Sud avrebbe un eccellente impatto positivo -economico, sociale e di sviluppo- anche per tutte le regioni del Nord Italia, creando finalmente un paese che corre compatto alla stessa velocità, e che sarà molto più competitivo non solo in Europa ma nell’ormai globalizzato mercato mondiale”, concordano Giarrusso e De Luca. “Il partito sarà impegnato per la prima volta nelle elezioni regionali siciliane di novembre, ma ha già iniziato interlocuzioni con altre forze civiche e associazioni presenti in tutte le regioni italiane, con lo scopo appunto di federare e compattare tutte quelle realtà politiche avulse dal giogo dei due grandi poli, centrodestra e centrosinistra, che da tempo non rappresentano decine di milioni di cittadini italiani, non a caso sempre più disaffezionati alla politica e propensi a disertare le urne”, precisa la coppia che andrà insieme alle regionali di Novembre.
“Alle regionali siciliane andremo in ticket: De Luca presidente, Giarrusso vice. Sud Chiama Nord sarà presente nella Lista comune con “De Luca sindaco di Sicilia”, e sono già migliaia le richieste di adesione, sia da chi vuole per la prima volta impegnarsi personalmente, sia da chi è rimasto deluso da altre esperienze, destra sinistra e Cinquestelle, scappando a gambe levate da un sistema incancrenito. Sarà fondamentale il rapporto con sindaci, consiglieri e amministratori locali: sono loro la prima presenza istituzionale, e con loro la politica “alta” deve collaborare, non rendergli la vita difficile come ha fatto negli ultimi decenni. Non è un caso se abbiamo appena stravinto a Messina con Federico Basile, e se il progetto per le regionali si chiama “Sindaco di Sicilia”: tantissimi sindaci hanno già aderito a questo progetto di liberazione”. Riguardo alle prossime scadenze, elettorali e non, si precisa: “Oggi nasce una speranza non solo per la nostra isola, ma per tutto il meridione e il paese: una politica vicina al popolo, dove viene realmente premiata la partecipazione democratica e dove chiunque, dal semplice cittadino al sindaco, può proporre iniziative, leggi, idee, e proporsi in prima persona per partecipare”, aggiungono il leader di Sicilia Vera e l’europarlamentare, che concludono “Aver unito il nostro cammino ha già creato due terremoti: fra cittadini e amministratori locali, perché in moltissimi vogliono salire a bordo, e fra i vecchi partiti perché in tanti presi dal panico ci hanno offerto qualunque cosa pur di recedere ed accasarci con loro. Noi preferiamo l’entusiasmo del popolo alle lusinghe dei partiti, e andiamo dritti per la nostra strada: a Novembre la Sicilia si risveglierà finalmente liberata, e da lì partirà un nuovo cammino affinché sia libera l’Italia intera”, ancora Giarrusso e De Luca sotto il simbolo di Sud Chiama Nord, con un riferimento al governatore.
“Per Musumeci bastano Ficarra e Picone, il resto è noia. Non spreco parole per questo personaggio che sa dire solo è colpa degli altri – sottolinea De Luca – Ormai se lo stanno cucinando dall’interno, c’è una faida in corso, ogni tanto mi invitano, ma io sono qui per confermare che vado avanti con il mio progetto politico. Intanto, questa settimana “ammazzano” Musumeci: tra domani e dopodomani, infatti, sono previsti una serie di incontri definitivi e partirà tutto da Fratelli d’Italia. L’avevo già anticipato che Giorgia Meloni avrebbe lasciato Musumeci. Ora c’è solo l’imbarazzo di scegliere nome da tirare fuori da FdI, io lo so, ma non lo anticipo”.
Già pronte le prime due liste che saranno i pilastri del progetto: “De Luca sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord Giarrusso”, e “Sicilia vera – Rinascimento Sgarbi”, che vede il sostegno del critico d’arte che si è collegato da remoto: “Seguo con interesse il tuo progetto perché la politica è rovinata dalla politica e dall’antipolitica come dimostra la scelta di Di Maio che ha abbandonato i movimento perché quel progetto è stato stravolto dall’idea di partenza. Quello che occorre passione ed entusiasmo e la tua è una follia lucida che ha portato alla vittoria a Messina. Tu sei l’espressione di un anti-potere per eccellenza in nome della libertà e della giustizia”, ha concluso Sgarbi.
“Il M5s ha subito una degenerazione, diventando simile agli altri partiti se è arrivato a piazzare, o a cercare di farlo, parenti di propri deputati”. A dirlo l’eurodeputato ex pentastellato Dino Giarrusso a margine della presentazione all’Ars del nuovo movimento lanciato con Cateno De Luca, Sud chiama Nord. Con De Luca candidato governatore correrà in ticket quale vice. “Oggi sta subendo il ricatto penoso e ridicolo di un padre padrone e mi riferisco a Giancarlo Cancelleri, che in Sicilia ha confuso un movimento, che doveva essere democratico, con il proprio feudo personale e che sta ponendo in essere un ricatto per avere il terzo mandato. Ha barattato il sogno di milioni di italiani per avere uno stipendio e una poltrona. Sono uscito in tempo prima di questo sfacelo perché non si riusciva più a fare politica sul territorio. Ho lanciato questo movimento e ho avuto l’onore di ricevere l’attenzione di De Luca”. La Corte dei Conti, sostiene ancora Giarrusso, “ha inviato al Mef una richiesta di chiarimenti riguardo il conferimento di un incarico all’architetto Santino Lo Porto, il marito di Azzurra Cancelleri e cognato di Giancarlo Cancelleri. Per l’incarico, della durata di un anno, era previsto un compenso di 65 mila euro. Una vicenda che ha attirato l’attenzione della magistratura contabile che ha chiesto chiarimenti. E dopo questa comunicazione, la ministra Castelli ha revocato la nomina. Questo è il motivo per cui non faccio più parte del M5s, perché questo è il modo di agire della Banda bassotti contro cui noi lottiamo”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni