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Sunseri (M5S): “l’ufficio della Regione a Bruxelles va potenziato. La Sicilia deve far sentire anche in questo modo la propria presenza nelle istituzioni europee”

Lo afferma il presidente della commissione Ue dell’Ars, il Cinquestelle Luigi Sunseri, che oggi ha tenuto a Palazzo dei Normanni una seduta della commissione europea sull’esigenza di rafforzamento dell’ufficio di rappresentanza siciliana in Belgio

“L’ufficio della Regione a Bruxelles va potenziato. La Sicilia deve far sentire con tutti i mezzi la propria presenza all’interno delle istituzioni europee”.

Lo afferma il presidente della commissione Ue dell’Ars, il Cinquestelle Luigi Sunseri, che oggi ha tenuto a Palazzo dei Normanni una seduta della commissione europea sull’esigenza di rafforzamento dell’ufficio di rappresentanza siciliana in Belgio.

Alla seduta hanno preso parte, oltre a diversi componenti della commissione, i neo deputati Giuseppe Antoci, Ruggero Razza e Giuseppe Lupo e un assistente dell’onorevole Caterina Chinnici, impossibilitata a intervenire.

“Ancora oggi – dice Sunseri –non c’è una visione per quest’ufficio, dove al momento presta servizio un solo impiegato. È ora di mettere a regime quello che potrebbe essere un vero e proprio motore per lo sviluppo della nostra Isola, al pari di quanto fanno ad esempio altre regioni, le cui rappresentanze funzionano in maniera ormai consolidata da luoghi di incontro, lobbying, attrazione e programmazione dei fondi europei. L’ufficio deve poter contare su un contingente di risorse umane, dotato di competenze specifiche sul funzionamento delle istituzioni europee, esperto di legislazione europea, con una buona conoscenza delle lingue straniere e delle politiche strutturali dell’Unione Europea con l’obiettivo di farlo divenire un efficace strumento di collegamento tecnico, amministrativo e operativo tra le strutture regionali e gli uffici, gli organismi e le istituzioni dell’Unione Europea, con un’attività di lobbying che favorisca gli interessi della Regione siciliana. L’ufficio deve anche aprirsi alla collaborazione con l’università e deve dare una mano concreata ad intercettare i fondi europei che troppo spesso finiscono per non essere sfruttati come invece si potrebbe e dovrebbe”


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