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Tasse: Pd, “Mazzata di Musumeci ai comuni sulla riscossione”

Due i punti su cui il PD esprime forti dubbi di legittimità, emersi dalla lettura del decreto e del relativo disciplinare di gara

Gli Enti locali sono, ancora una volta, le vittime sacrificali del governo Musumeci che, al di là degli annunci, delle promesse e delle visite istituzionali, ha dissanguato le casse dei comuni, molti dei quali sono prossimi al dissesto. E ora – questa è la tragica novità – con la proceduta aperta dalla Centrale Unica di Committenza relativa all’affidamento dei servizi di supporto alla riscossione dei tributi degli enti locali si vuole ancora una volta limitare fortemente l’autonomia degli enti locali, obbligandoli, di fatto, ad aderire alla convenzione”. Lo denuncia il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che sull’argomento ha depositato una interpellanza all’Assemblea Regionale Siciliana.

Si tratta della onerosissima procedura aperta indetta dalla C.U.C. della Regione Siciliana, per un valore complessivo di oltre 521 milioni di euro più iva, suddivisa in 5 lotti, ciascuno dei quali è oggetto di propria aggiudicazione e dalla quale scaturiranno altrettante Convenzioni.

Due i punti su cui il PD esprime forti dubbi di legittimità, emersi dalla lettura del decreto e del relativo disciplinare di gara.

Il primo: “l’autonomia degli Enti locali – afferma Barbagallo – sembrerebbe limitata alla gestione diretta e in economia delle proprie entrate e non potrebbero affidare ad altri operatori economici l’attività oggetto della gara bandita dalla Regione Siciliana. Di fatto, gli enti locali – aggiunge – sono obbligati ad aderire alla Convenzione viceversa non potranno avvalersi di altri operatori dovendo, in tale caso, rinunciare ai relativi servizi. Enti locali che , una volta scaduti i rapporti attualmente in essere, non potrebbero decidere nulla sulle modalità del servizio ma i cui costi graverebbero sui loro bilanci”.

Con l’interpellanza al governo Musumeci Barbagallo chiede se – è il secondo punto – non sia opportuno relativamente ai requisiti di capacità professionale dei partecipanti alla gara, “revedere in ogni caso l’iscrizione obbligatoria – si legge nell’atto parlamentare – in sezione separata dell’albo dei concessionari privati della riscossione, ai sensi della normativa con la legge di bilancio 2020 e le conseguenti risoluzioni del MEF”.


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