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Tavolo al Mise per vertenza call center, Ita non si presenta. Ministro Orlando: “fatto molto grave”

Il ministero considera ingiustificabile l’assenza dei vertici di Ita Airways dal tavolo, che in questo modo si sottrae al confronto finalizzato alla ricerca di possibili soluzioni occupazionali per i lavoratori

“È un fatto molto grave. Il Ministero del Lavoro si è sempre reso disponibile a collaborare con Ita per gestire con l’impresa i passaggi più difficili di questi mesi. L’indisponibilità al confronto e la mancanza di riguardo istituzionale non può essere sottovalutata. Chiederò al collega Franco e agli altri ministri coinvolti un confronto per concordare insieme le iniziative conseguenti”. È il commento del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, alla comunicazione da parte di Ita Airways che non si sarebbe presentata al tavolo convocato oggi dal ministero del Lavoro per affrontare la vertenza dei lavoratori della società Covisian a rischio licenziamento dopo il ritiro della commessa da parte di Ita Airways per i servizi di call center.

Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali considera ingiustificabile l’assenza dei vertici di Ita Airways dal tavolo, che in questo modo si sottrae al confronto finalizzato alla ricerca di possibili soluzioni occupazionali per i lavoratori interessati.

“L’assenza di Ita Airways al tavolo convocato oggi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è offensiva quanto intollerabile. E non basta che il ministro del Lavoro Orlando affidi il suo disappunto alle agenzie. Bisogna intervenire, con estrema urgenza, per tutelare i 534 lavoratori ex Almaviva e le loro famiglie. La Regione, sin dall’inizio di questa grottesca vicenda, è stata al loro fianco e continuerà a farlo, con in testa il sottoscritto e l’assessore al Lavoro Scavone. Ma basta con le chiacchiere e le tattiche! Ita ha goduto di tutto il favore e la comprensione (per non dire altro) del governo italiano. La Regione, assieme ai lavoratori, chiede una immediata nuova convocazione del tavolo, attorno al quale dovrà essere, una volta per tutte, risolto il caso di queste donne e uomini che per lunghissimo tempo hanno lavorato nei call center e che d’un tratto sono stati precipitati nella disperazione dopo il ritiro della commessa a Covisian da parte della compagnia Ita Airways”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Il rifiuto di Ita di partecipare è un’ignobile provocazione. Ho espresso paradossalmente solidarietà al governo che ha subito la mortificazione della violazione di accordi stipulati presso il ministero del Lavoro da parte di un’azienda a totale partecipazione statale. È necessario e credo che il governo in tutte le sue articolazioni ministeriali convocherà immediatamente tutte le parti diffidando Ita di partecipare. I lavoratori e i sindacati faranno valere l’attuazione degli accordi e il rispetto dei diritti violati e avranno al loro fianco la città e l’amministrazione comunale”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando che stamattina ha preso parte, insieme con l’assessore Giovanna Marano, al tavolo per la vertenza Almaviva-Covisian che si è svolto a Roma.

La vertenza riguarda in totale 543 operatori palermitani a rischio licenziamento a causa del mancato rispetto della clausola sociale sottoscritta lo scorso ottobre. Si tratta dei 221 di Covisian che dal primo maggio verrebbero licenziati dopo il dietrofront di Ita Airways sulla commessa e dei 322 di Almaviva in cassa integrazione a zero ore e che avrebbero dovuto essere riassunti entro il 2023. “Ho dato mandato all’ufficio legale del Comune – ha proseguito Orlando – di valutare e proporre denuncia penale per evidente comportamento anomalo in un pubblico incanto a partire da un bando del tutto irregolare nel contenuto e nel tempo di indizione, di un bando che conteneva norme che chiediamo sia accertato essere parte di un eventuale patto scellerato già individuato nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale. Siamo certi e chiediamo che il Governo richiamerà Ita ai propri impegni e si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento penale”. Orlando, assieme all’assessore Marano, ha confermato “la solidarietà dell’amministrazione comunale e di tutta la città ai 543 lavoratori che hanno chiesto il rispetto dei loro diritti con grande compostezza”.

Ita Airways non è stata presente al tavolo al ministero del Lavoro relativo a Covisian perchè si considera “parte lesa” a seguito della rottura unilaterale da parte di Covisian del contratto di fornitura del call center e ritiene responsabile esclusivamente l’azienda “che non ha dato seguito né al contratto sottoscritto con Ita né all’intesa sulla clausola sociale relativa ai dipendenti Almaviva”. Lo fa sapere Ita che conferma “il venir meno del rapporto di fiducia tra le parti, e l’avvio delle relative azioni legali”. Inoltre l’aviolinea sottolinea “l’enorme disagio causato da Covisian a tutti i clienti e alla Compagnia, con livelli di servizio scesi da un tasso di risposta del 98% a valori del 26%, nel periodo pasquale e all’inizio della stagione estiva” e conferma “la velocità del processo di assunzioni generata dall’improvvisa decisione di Covisian e il grande disagio recato alla clientela”.

La compagnia inoltre conferma “la formazione di un call center interno, che, per far fronte all’estrema emergenza, conta già circa 150 assunti, di cui più del 50% lavoratori Alitalia in Amministrazione Straordinaria; il rispetto dell’impegno alla ricollocazione dei lavoratori Alitalia in Amministrazione Straordinaria, in linea con gli accordi firmati all’atto della partenza della nuova Compagnia; l’attivazione di un processo di selezione per individuare risorse con elevata professionalità con l’auspicio di poter trovare disponibilità all’assunzione da parte dei lavoratori siciliani”.

Infine Ita Airways “esprime solidarietà ai lavoratori di Covisian incolpevoli di una pessima gestione di tale società, incapace di onorare impegni contrattuali anche condivisi e sottoscritti in contesti istituzionali”. 

“Oggi un’azienda a totale controllo pubblico, Ita, ha inteso sfregiare il governo italiano” e “le persone”. Lo affermano i sindacati confederali delle Telecomunicazioni riferendosi alla vertenza sui call center della compagnia aerea e sottolineando che “inizia una vertenza dura e difficile”. “Annunciando a riunione iniziata che non si sarebbe presentata e che starebbe internalizzando il servizio procedendo a effettuare assunzioni ex novo e ricollocazioni di personale ex Alitalia a fronte della decisione di Covisian di non onorare più l’accordo sottoscritto pochi mesi fa che avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale per 543 lavoratrici e lavoratori”, Ita ha compiuto “un atto violento in spregio di qualsiasi legge e rispetto per le Istituzioni e le persone”. “Tutto questo – proseguono i sindacati – è semplicemente vergognoso. Un simile atto mette in discussione non solo la serietà dei tavoli governativi, ma la sussistenza di tutto il settore dei customer care. Il sindacato confederale non lascerà sole queste 543 famiglie. Per loro e per difendere anche l’onore delle istituzioni. Ora inizia una vertenza dura, difficile, ma non lasceremo un solo centimetro di spazio all’arroganza di ITA e alla irresponsabilità di Covisian. Aspettiamo anche di conoscere le azioni che il governo e il ministro Orlando vorranno adottare in questa pericolosa deriva autoritaria messa in atto da un’azienda pubblica che può travolgere l’intero settore dei call center procurando decine di migliaia di esuberi”.

“Sta per esplodere la rabbia dei lavoratori”. Lo ha detto all’AGI Massimiliano Fiduccia, responsabile del dipartimento outsorcing della Slc Cgil Sicilia, confermando che si terrà un’assemblea pubblica oggi a Palermo dei lavoratori Almaviva dopo la decisione di Ita di non presentarsi al tavolo convocato dal governo. “La situazione è surreale, allucinante. È veramente poco dignitoso l’atteggiamento di Ita – afferma Fiduccia – non presentarsi al tavolo e limitarsi a una nota pochi minuti prima dell’inizio dell’incontro comunicando che sta procedendo ad assunzioni interne, disattendendo una norma dello stato: è da irresponsabili e il Governo non può accettare da un’azienda a totale partecipazione pubblica, che si calpesti la dignità dei lavoratori, il rispetto delle istituzioni, delle norme e degli accordi”. “Si sta scrivendo una pagina buia nel settore – ha continuato Fiducccia – se Ita è incommentabile, non è accettabile neanche il comportamento di Covisian: non si possono cambiare le carte in tavola solo sei mesi dopo un accordo di cui erano chiare le condizioni. Il sindacato sta valutando tutte le azioni possibili, comprese le azioni legali. Non ci fermeremo nella protesta, sta per scoppiare la rabbia dei lavoratori”.

“La mancata partecipazione di ITA al tavolo convocato dal Ministro Orlando è un atto gravissimo, un vero e proprio sgarbo istituzionale. La vicenda dei 543 lavoratori palermitani Covisian – Almaviva non può essere ridotta a mera questione contrattuale tra imprese private ma si deve garantire il rispetto dell’accordo firmato con i sindacato dinanzi al Governo italiano solo pochi mesi fa. Il Governo dei presunti migliori usi quel che residua della sua autorevolezza per richiamare ITA e COVISIAN al rispetto degli impegni assunti e si eviti questo disastro, non c’è tempo da perdere”. Lo dichiara Carolina Varchi deputato FDI e candidata a sindaco di Palermo.

È scandaloso che una società come Ita, partecipata al 100% dal Ministero dell’economia, faccia macelleria sociale a Palermo e nel Paese con i soldi dei contribuenti”, lo afferma Francesca Donato, eurodeputata e candidata sindaco di Palermo. “L’assenza di Ita al tavolo convocato oggi dal Ministero del Lavoro per affrontare la vertenza Covisian – continua Donato – è uno schiaffo ai lavoratori oggi a rischio licenziamento dopo il ritiro della commessa da parte di ITA Airways per i servizi di call center”. “Il ministro Orlando non si può limitare a bacchettare la compagnia di Stato: intervenga piuttosto sul suo collega Franco per richiamare ITA al suo dovere di confrontarsi con gli interessati per salvaguardare questi posti di lavoro”, conclude la candidata a sindaco della lista Rinascita Palermo.

“Se un’impresa non si presenta a un tavolo ministeriale per una vertenza in cui sono a rischio centinaia di posti di lavoro è già un fatto grave, se questa azienda è partecipata dallo Stato si tratta di un comportamento intollerabile”. È quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio, sulla decisione di Ita Airways di non partecipare al confronto istituzionale sul caso Covisian. “Non è la prima volta che i vertici della nuova compagnia di bandiera assumono atteggiamenti che calpestano la dignità dei lavoratori, venendo meno agli impegni presi in Parlamento. Come Pd abbiamo in numerose occasioni stigmatizzato e criticato le decisioni del management dell’azienda. È ora necessario un intervento unitario e urgente del governo – conclude Gariglio – per evitare che casi simili si possano ripetere”.

“La vicenda dei lavoratori ex Almaviva occupa e preoccupa l’assessorato per il Lavoro della Regione Siciliana. Registro con profondo disappunto questa mancanza di rispetto nei confronti di centinaia di lavoratori che vedono in serio pericolo la loro posizione – dice l’assessore regionale per il Lavoro, Antonio Scavone, commentando la  mancata presenza al tavolo odierno del rappresentante di Ita Airways -. L’assenza di Ita è un negarsi al confronto necessario tra le parti col proposito unico di tutelare le posizioni occupazionali dei lavoratori – continua Scavone -. Mi unisco al richiamo del ministro del Lavoro, Orlando, chiedendo il rispetto della clausola sociale, in particolar modo per una società a totale partecipazione statale, che non può permettersi di abbandonare in questo modo ben 543 lavoratori. Si attende, rispetto a questa situazione, un intervento chiarificatore del ministro dell’Economia Franco”.


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