fbpx

La tempesta Gabri il giorno più piovoso in Sicilia dal 2020

Agrigento Capitale della Cultura, oggi la cerimonia d’apertura. Presenti Mattarella e Schifani

In tendenza

Tentato omicidio. Vittima sfregiata al volto: arrestata una donna, il colpo era diretto ad altri

Il ferito ha riportato uno sfregio permanente al volto, oltre ad avere corso un grave pericolo di vita scongiurato dal fatto che la forza penetrativa del proiettile che lo aveva attinto era stata smorzata dal paravento del motorino su cui si trovava

Il 15 gennaio, su disposizione di questa Procura Distrettuale della Repubblica che ha coordinato le indagini, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di G.D. (classe 1993), già sottoposta alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali nell’ambito di altro procedimento penale.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, alla luce degli elementi attualmente disponibili e considerando la fase processuale preliminare che non ha permesso l’instaurazione del contraddittorio davanti al giudice e ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, l’indagata è stata ritenuta gravemente indiziata del delitto di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di offesa di persona diversa da quella alla quale l’offesa era diretta.

Il provvedimento restrittivo oggetto di esecuzione, consistente nella misura degli arresti domiciliari è riconducibile ad un ferimento, con prognosi di 30 giorni, accaduto il pomeriggio del 3.2.2024, di un giovane catanese, presentatosi, al Pronto Soccorso dell’ospedale “San Marco”, poiché attinto da un colpo di arma da fuoco al volto.

I successivi approfondimenti delegati da questo Ufficio alla 3^ Sezione Investigativa specializzata nella materia di “Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali, permettevano di accertare come il ferito avesse riportato uno sfregio permanente al volto, oltre ad avere corso un grave pericolo di vita scongiurato dal fatto che la forza penetrativa del proiettile che lo aveva attinto era stata smorzata dal paravento del motorino su cui si trovava.

Si accertava altresì, anche grazie agli esiti di attività captativa ed all’analisi del telefono cellulare dell’indiziata, che il ferito, un incensurato, in transito da via Zirilli, nel quartiere “San Cristoforo” a bordo del suo scooter, non fosse il diretto destinatario del colpo esploso, ma verosimilmente una vittima casuale e che, di contro, l’atto delittuoso fosse scaturito da attriti tra l’indagata e la famiglia del suo ex compagno.

Rintracciata G.D. nella sua abitazione, la stessa veniva condotta negli uffici della locale Squadra Mobile per l’espletamento delle formalità di rito e subito dopo, in considerazione del suo stato di madre con figlio di tre anni, sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni