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Toto Costruzioni non paga, sit-in nel cantiere ferroviario di Palermo

Sono ormai due i mesi non pagati, gennaio e febbraio, e a fine marzo diventeranno tre

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È scattata la protesta, stamane alle 6.30, all’ingresso del cantiere del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono. Sit-in all’ingresso del campo base di Castelbuono (Palermo) dei lavoratori della Toto-Costruzioni per il mancato pagamento delle retribuzioni, che erano attese entro giorno 15. Sono ormai due i mesi non pagati, gennaio e febbraio, e a fine marzo diventeranno tre. “Questo per noi conferma – dicono i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – il quadro preoccupante che si sta determinando al cantiere di Cefalù. Il meccanismo di crisi economica avviato dalla società va sempre più impattando sui cantieri in Sicilia. Il malcontento dei lavoratori continua a salire. Per queste ragioni, abbiamo fatto un picchetto”.

La decisione è quindi di proseguire con lo stato di agitazione, già in corso da tempo. “Adesso diventa strategica – aggiungono Ceraulo, Danese e De Vardo – anche la richiesta, fatta nel corso del sit-in presso l’assessorato delle Infrastrutture, di una convocazione da parte dell’assessore Alessandro Aricò, perché intervenga in questa partita come garante. Abbiamo inviato a Rfi la richiesta di intervento sostitutivo nel pagamento degli stipendi, per inadempienza dell’impresa affidataria. In quanto ente appaltante, Rfi può bloccare tutti i pagamenti dei Sal maturati fino a oggi sino a quando la Toto Costruzioni non pagherà i lavoratori. Siamo ancora più preoccupati perché, alla luce degli investimenti del Pnrr, la prospettiva di queste infrastrutture che non si concluderanno rischia di intasare e rallentare la partenza delle nuove opere. E non rischiare che si blocchino gli investimenti e che si dia un colpo all’occupazione in un territorio già difficile da gestire”.

È un’ingiustizia”. “Vogliamo il lavoro”. I lavoratori della Toto Costruzioni, hanno svolto questa mattina un sit-in davanti ai cancelli del campo base di Castelbuono tra cori di protesta e contestazioni. Con loro i segretari provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Fenal Uil Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo. Il cantiere per il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono è praticamente fermo da novembre, sono in corso solo piccole lavorazioni, e i lavoratori aspettano gli stipendi di gennaio e febbraio, due mensilità che l’azienda si era impegnata a pagare entro il 15 marzo. “Il cantiere si è fermato completamente e la protesta è stata portata anche dentro, davanti agli uffici tecnici di Italferr – dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e Feneal Uil Pasquale De Vardo -. Non accettiamo strumentalizzazioni, i lavoratori non possono dipendere dal contenzioso di carattere economico, per ripartire con altre modalità di scavo, in corso tra la Toto Costrzioni e Rfi”. “Continueremo con lo stato di agitazione – proseguono Ceraulo, Danese e De Vardo – lunedì faremo un altro sit-in alle ore 9 davanti alla sede di Rfi, alla stazione centrale, per chiedere di velocizzare il pagamento diretto degli stipendi da parte della stazione appaltante. Fino a quando i lavoratori non riceveranno le loro retribuzioni il cantiere resterà fermo. Chiediamo di nuovo all’assessore alle Infrastrutture Aricò un intervento per un incontro con Rfi e l’azienda. Saremo attenti e vigili a organizzare altre iniziative di mobilitazione, strategiche e funzionali”.


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