I carabinieri della Compagnia di Modica hanno eseguito un ordine di arresto nei confronti dell’ex parlamentare regionale, Pippo Gennuso. L’esponente politico, padre dell’attuale deputato Ars di Forza Italia Riccardo Gennuso, dovrà scontare ai domiciliari una pena di 8 mesi per traffico di influenze. Il provvedimento è stato notificato nelle ore scorse nella casa dell’ex parlamentare, che si trova nel territorio di Ispica, nel Ragusano.
Il provvedimento comunicato proprio ieri dal Tribunale di sorveglianza di Catania riguarda il rigetto di un’istanza presentata da Pippo Gennuso nel 2020 per una misura alternativa in riferimento a una vicenda del 2014, definita nel 2019 per “traffico di influenze”. A seguito del rigetto dell’istanza (nonostante il parere favorevole dell’Uepe di Ragusa all’affidamento ai servizi sociali che ha continuato a svolgere) i legali di Pippo Gennuso stanno proponendo immediato ricorso alla Suprema Corte di Cassazione, oltre a formulare, ricorrendone i presupposti di legge, istanza di conversione in pena pecuniaria.
“Nessun nuovo caso di traffico di influenze per Pippo Gennuso”: lo afferma il collegio difensivo dell’ex deputato regionale Pippo Gennuso, arrestato nelle ore scorse dai carabinieri per scontare una pena residua ad 8 mesi per traffico di influenze. La vicenda giudiziaria è relativa all’inchiesta della Procura di Roma culminata nel febbraio del 2019 con l’arresto Gennuso e di tre giudici, tra cui l’ex presidente del Cga, Raffaele De Lipsis, che, secondo l’accusa, avrebbero incassato una somma in denaro per accogliere un suo ricorso al fine di disporre una mini tornata elettorale in 9 sezioni, tra Pachino e Rosolini, che si tenne nel 2014 e consentì poi a Gennuso di ottenere un seggio all’Ars.
A quel procedimento fu cambiato il capo di imputazione, diventando traffico di influenze, concluso con il patteggiamento dell’ex parlamentare. “Il provvedimento comunicato – fanno sapere i legali Gennuso – proprio ieri dal Tribunale di sorveglianza di Catania , riguarda il rigetto di una istanza presentata da Pippo Gennuso nel 2020 per una misura alternativa in riferimento ad una vecchia vicenda del 2014 , definita nel 2019 per “traffico di influenze”. A seguito del rigetto della detta istanza, (nonostante il parere favorevole dell’ UEPE DI Ragusa all’affidamento ai servizi sociali che ha continuato a svolgere ) i legali di Pippo Gennuso stanno proponendo immediato ricorso alla Suprema Corte di Cassazione, oltre a formulare, ricorrendone i presupposti di legge, istanza di conversione in pena pecuniaria”.
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