Tre agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti mercoledì scorso nel carcere di Augusta durante un tentativo di rivolta di alcuni detenuti. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. “Si tratta, purtroppo, di una brutta e violenta aggressione – annunciata! – contro il personale di polizia penitenziaria che stava per dare corso a una perquisizione nelle celle”, afferma Calogero Navarra, segretario nazionale per la Sicilia del Sappe.
“Appena giunti nella V sezione detentiva – prosegue – i detenuti hanno tentato in tutti i modi di opporsi all’operazione di servizio e di controllo, contrapponendosi prima agli agenti e poi colpendone alcuni con calci e pugni. Tre sono stati i colleghi contusi e feriti: due ispettori ed un assistente capo di Polizia Penitenziaria, tutti ricorsi alle cure dei sanitari. Sono stati momenti di altissima tensione, per fronteggiare i quali hanno fornito supporto anche altre Forze di Polizia”. “Mi preoccupa questo nuovo grave episodio avvenuto nella Casa di reclusione di Augusta. Restano inascoltate – sottolinea il segretario generale del sindacato Donato Capece – le nostre segnalazioni al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività delle carceri siciliane e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una significativa carenza di organico. Ed è incomprensibile che chi ha il dovere di intervenire, ossia l’Amministrazione penitenziaria regionale e nazionale, non intervenga tempestivamente. Mi appello alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia perché fermi questa spirale di inaccettabili e quotidiani violenze contro il personale di Polizia Penitenziaria e definisca, con i vertici del DAP, un piano urgente di intervento per fronteggiare le gravi criticità delle carceri siciliane”.
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