fbpx

In tendenza

Tredicenne torturato, i quindicenni arrestati respingono le accuse

I due indagati sono accusati a vario titolo di tortura, sequestro di persona, minaccia, lesioni aggravate e porto di oggetti atti a offendere

Hanno dichiarato di essere innocenti respingendo tutte le accuse i due quindicenni di Caltanissetta arrestati ieri dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta con l’accusa di aver sequestrato e torturato un ragazzo di 13 anni.

Davanti al Gip del Tribunale per i Minorenni, Bianca Maria Bonafede i due sono comparsi questa mattina assistiti dai loro avvocati Walter Tesauro e Luigi Termini.

Uno dei due quindicenni, ha riferito al giudice che poco prima si era verificato un alterco tra il tredicenne e l’altro quindicenne e che lui sarebbe intervenuto solo per riportare la calma tra i due ragazzi che poco prima avevano litigato. Ha poi aggiunto che avrebbe dovuto vendere alla presunta vittima, una sigaretta elettronica e che dopo il suo intervento era stato tutto chiarito.

I due indagati sono accusati a vario titolo di tortura, sequestro di persona, minaccia, lesioni aggravate e porto di oggetti atti a offendere.

Il movente del sequestro e delle torture sarebbe da ricondurre alla volontà dei due quindicenni di vendicarsi nei confronti del tredicenne, per il fatto che quest’ultimo si sarebbe lamentato per alcune aggressioni nei confronti di alcuni suoi amici.

L’indagine è stata coordinata dal Procuratore della Repubblica per i Minorenni di Caltanissetta, Rocco Cosentino.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni