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Trizzino: “30 milioni persi sul Pnrr rifiuti se la rap non c’entra, è inaccettabile il silenzio del Comune di Palermo”

La vicenda è stata fra temi dell’incontro organizzato ieri da Legambiente ai Cantieri culturali alla Zisa, al quale hanno partecipato per il Movimento 5 Stelle la capogruppo Viviana Lo Monaco e Daniela Tumbarello, consigliera della sesta circoscrizione

“Le dichiarazioni dell’amministratore unico di Rap, Girolamo Caruso, confermano la denuncia del M5S e di Legambiente sui milioni di euro andati in fumo per gli impianti di raccolta e gestione dei rifiuti. Un fatto di una gravità inaudita, se si pensa che queste somme erano destinate a realizzare progetti che alla città di Palermo servono più del pane. Ben 8 centri comunali di raccolta, 15 isole ecologiche ‘intelligenti’ e un impianto di trattamento della frazione secca della raccolta differenziata per un ammontare di 30 milioni di euro, persi perché il Comune non ha fatto in tempo a caricare i progetti sul portale del Ministero dell’ambiente”. Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente dell’Ars Giampiero Trizzino, che nei giorni scorsi, insieme con la capogruppo al consiglio comunale di Palermo Viviana Lo Monaco e parallelamente a Legambiente Sicilia, aveva denunciato l’inaccettabile, ennesimo flop progettuale e burocratico nelle procedure di istanza nell’ambito del Pnrr.

“Stando alle dichiarazioni di Caruso, infatti – spiega Trizzino – il Comune (e non la Rap) non sarebbe riuscito a caricare sulla piattaforma del Ministero nessun progetto e, a scanso di equivoci, sempre Caruso spiega che per quanto riguarda la piattaforma, questa funzionava regolarmente e ciò è dimostrato dal fatto che poco prima la stessa Rap ne aveva fatto uso, dice l’amministratore unico, ‘senza imbattersi in alcun problema tecnico’. Ora, in questo caos fatto di inefficienze e silenzi almeno una cosa è certa: le spiegazioni da parte dell’amministrazione comunale, che stranamente a Caruso non ha ancora replicato, devono arrivare e devono essere convincenti”.

“La città di Palermo – conclude il deputato – produce ogni mese oltre 25 mila tonnellate di rifiuti ed appena il 16% riesce ad essere differenziato. Tutto il resto, a costi esosi per le tasche dei palermitani vaga per la Sicilia in cerca di una discarica disponibile. Questa situazione disastrosa può essere risolta prioritariamente mettendo i cittadini nelle condizioni di fare la raccolta differenziata. I centri comunali di raccolta, allo stesso modo delle isole ecologiche, sono strumenti fondamentali per raggiungere questo obiettivo ed il fatto che il Comune abbia perso l’occasione di realizzarli praticamente a costo zero, la dice lunga sull’interesse che davvero si ha verso la risoluzione di questo problema che ci trasciniamo da decenni”.

La vicenda è stata fra temi dell’incontro organizzato ieri da Legambiente ai Cantieri culturali alla Zisa, al quale hanno partecipato per il Movimento 5 Stelle la capogruppo Viviana Lo Monaco e Daniela Tumbarello, consigliera della sesta circoscrizione.


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