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Uccide la ex e si suicida: attirata in trappola per un “chiarimento”. Comunità incredule, città in lutto, i suoi post a favore delle donne e l’impegno nel mondo del vino

Lei lo aveva denunciato per stalking nel 2020, due anni dopo aveva rimesso la querela e il caso non aveva avuto seguito. Insieme erano genitori di una bimba che oggi ha quattro anni. Molto conosciuta nel settore vitivinicolo, amava il suo lavoro, l'impegno a favore delle donne, il mondo del vino, i viaggi

Attirata in una sorta di trappola per un “chiarimento” e uccisa a colpi di fucile dall’ex compagno. E’ morta così Marisa Leo, 39 anni, responsabile marketing e comunicazione della cantina mazarese Colomba Bianca, originaria di Salemi, molto attiva contro le violenze di genere. A sparare l’imprenditore 42enne Angelo Reina, di Valderice, che, fuggito, si è poi tolto la vita. Lei lo aveva denunciato per stalking nel 2020, due anni dopo aveva rimesso la querela e il caso non aveva avuto seguito. Insieme erano genitori di una bimba che oggi ha quattro anni. Molto conosciuta nel settore vitivinicolo, amava il suo lavoro, l’impegno a favore delle donne, il mondo del vino, i viaggi.

IN UN VIDEO VESTITA DI BIANCO E INCINTA, “CADI MA NON MOLLI”
Nel 2019 Marisa appariva in un video, vestita di bianco, il pancione di mamma, un sorriso tenace, ma che faceva trasparire qualcosa, parole coraggiose: “È un miracolo una forza così piccola, ma così dirompente e una vita che cresce al ritmo di due cuori che battono insieme. Donna, mamma, tu lavori, tu progetti, tu crei e sei fantastica per come lo fai. Tu cadi, ti rialzi, piangi ma non molli, e sei perfetta così come sei. Donna, mamma, Tu, non sei sola”.

La tragedia si è consumata il giorno prima. E’ stato un automobilista, secondo una ricostruzione, a lanciare l’allarme dopo che nel tardo pomeriggio aveva segnalato un uomo, armato di pistola, su un cavalcavia dell’autostrada A29, in direzione Mazara. La Polizia stradale è giunta quando era ormai morto suicida. Dalle indagini immediate è emerso che poco prima avrebbe incontrato la ex convivente.

Prima le telefonate senza esito per provare a contattare Marisa; poi le indicazioni dei familiari che hanno spinto i poliziotti della Squadra mobile a recarsi nell’azienda di famiglia dell’uomo, nelle campagne tra Marsala e Mazara, dove si erano dati appuntamento e dove è stata individuata in prima battuta la vettura, e nei pressi il corpo senza vita della 39enne.

COMUNITA’ A LUTTO
“La nostra comunità – commenta Domenico Venuti, sindaco di Salemi – è sconvolta da quanto accaduto. Non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia a nome mio, dell’amministrazione e di tutta la città di Salemi. Ci stringiamo ai familiari nel ricordo di una ragazza solare che amava la vita. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino a Salemi: è necessario accendere i riflettori su un fenomeno inaccettabile e insopportabile come il femminicidio. Ciao Marisa…”.

“ERI E SARAI LUCE”, MARISA ATTIVA CONTRO LE VIOLENZE
L’azienda per cui lavorava ricorda che era molto attiva contro la violenza di genere: “Eri e sarai luce. È stata strappata alla vita Marisa Leo, responsabile marketing e comunicazione di Colomba Bianca. Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine. Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily”.

Impossibile “immaginare  – aggiunge l’azienda vitivinicola Colomba Bianca – una nuova vendemmia senza lei. Siamo sgomenti”. A ottobre aveva organizzato un evento promosso dalle ‘Donne dei vino’ di cui era esponente, per sostenere l’impegno contro la violenza di genere e per aiutare le vittime.

IL SUO APPELLO, “ASCOLTIAMO CHI CHIEDE AIUTO”
Era un 8 marzo quando in un post Marisa scriveva: “Ascoltiamo la voce di chi chiede aiuto, prima che quella voce venga spenta. Diamo voce allo slogan del movimento ‘Non una di meno’ contro la violenza sulle donne. Tutti possiamo far qualcosa: aiutare, sensibilizzare, diffondere… affinchè non una donna in più subisca delle violenze”.

“…RIVOLUZIONE CULTURALE IN ATTO”
E in un altro post, era un altro 8 marzo: “Questo pensiero è dedicato alle donne coraggiose che conosco e che sono fonte di ispirazione per me. Donne che non hanno scelto la via più facile e che si impegnano con tenacia ogni giorno per raggiungere obiettivi, che lottano senza perdere mai il rispetto del proprio essere donna. Sono quel tipo di donne che affrontano le sfide a testa alta, che non ti raccontano lamenti e fatica, che nonostante tutto indossano ogni giorno il loro sorriso più bello e riescono a godere con gratitudine della gioia dei momenti. Loro arricchiscono questo mondo con la bellezza dei loro esempi di vita. Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per venire giudicate brave la metà”. È vero, affermava, “la parità non esiste ancora, il nemico più grande rimane il pregiudizio inconsapevole di tanti uomini, il pericolo maggiore è la mancanza di consapevolezza di molte donne. Ma non sarà così per sempre, una rivoluzione culturale è in atto. Grazie alle donne che mi ispirano ogni giorno”.


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