Dopo il conferimento dell’incarico è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Teresa Spanò, l’insegnante di 55 anni, uccisa dalla figlia nei giorni scorsi a Bagheria, comune alle porte di Palermo. L’esame autoptico è stato eseguito all’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico. Non è ancora possibile tuttavia stabilire, al momento, le cause della morte: dall’ispezione visiva erano emersi segnali sul collo della vittima e anche delle ferite da taglio che non sarebbero, quest’ultime, ritenute comunque la causa del decesso. Ma saranno anche gli esami tossicologici a dovere confermare se la donna possa avere ingerito farmaci che possano averla indebolita e stordita.
In un primo momento la ragazza, 17 anni, aveva parlato di suicidio. Poi, in seguito a diverse incongruenze emerse nel corso dell’interrogatorio, era crollata ammettendo di avere commesso l’omicidio della madre, strangolandola. Per questo la procuratrice per i minorenni, che coordina le indagini condotte dalla squadra mobile, ha disposto il fermo della minorenne con l’accusa di omicidio volontario. L’udienza per la convalida del fermo si dovrebbe celebrare domani. Le indagini proseguono per ricostruire dinamica e il movente. E anche per coprire il buco di diverse ore, dall’orario presunto in cui è avvenuto il fatto, intorno alle 3 di notte dell’2 gennaio, e le 8 del mattino, quando la ragazza ha chiamato le forze dell’ordine.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni