I pm della Procura di Palermo Giorgia Righi e Ludovica D’Alessio hanno chiesto l’ergastolo per Giuseppe La Corte, di 77 anni, imputato dell’omicidio del suo inquilino, “reo” di non pagargli l’affitto. Aleandro Guadagna, padre di quattro figli, fu assassinato a colpi di fucile nel popolare quartiere di Boccadifalco, in via Mulino, il 10 maggio scorso: La Corte andò ad affrontarlo alle prime luci dell’alba, quando Guadagna usciva per cercare di portare qualcosa a casa, arrangiandosi con vari lavoretti. Occupazioni precarie che non gli consentivano di pagare la pigione di 250 euro mensili, per la quale aveva accumulato un notevole arretrato.
Il processo si svolge davanti alla prima sezione della corte d’assise, presieduta da Sergio Gulotta: gli avvocati Vincenzo Zummo e Luigi Sanniu, legali dell’anziano, sostengono che La Corte fosse andato a cercare di farsi pagare e che, memore di precedenti brutte esperienze, avesse portato con sé il fucile per paura di essere aggredito dall’inquilino, giovane e prestante. Anche l’omicidio sarebbe scaturito dalla convinzione di poter essere a sua volta ucciso. Tesi che le rappresentanti dell’accusa non ritengono per nulla fondate e per questo chiedono l’ergastolo, invocando le aggravanti dei motivi abietti e futili e della premeditazione.
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