In 10 mila al corteo della pace da piazza Politeama ai Cantieri culturali alla Zisa.
All’appello del comitato di Palermo di Europe for Peace, hanno risposto 38 scuole, giunte anche dalla provincia, che hanno animato per tutto il tempo la manifestazione con canti, letture di poesie e di testi, dance, disegni, performance, cartelloni. Un tappeto di bandiere della pace, gli striscioni con i nomi degli istituti e delle associazioni presenti nel comitato promotore, lo striscione d’apertura con gli slogan “La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno” e “Fuori la guerra dalla storia”, che è stato portato dalle bambine e dai bambini delle scuole elementari, che hanno sfilato nelle prime file accanto alle loro maestre. Un giorno di mobilitazione e di festa che ha coinvolto i giovani, dalle scuole elementari, alle medie, ai licei, all’Università. Una presenza massiccia, al di là delle aspettative degli organizztatori. Per il cartello di Europa for Peace, composto da tante associazioni democratiche, “oggi Palermo ha espresso un segnale di vitalità importante e ha voluto inviare un messaggio forte al governo nazionale e alla classe politica italiana”.
“La marcia è stata una lezione di pace, con il protagonismo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze – dichiara il comitato di Europe for Peace di Palermo – Dai più giovani della nostra città si è alzato un grido, che deve arrivare ai potenti della terra e in Europa: basta guerra, il futuro è nostro e lo dovete assicurare. Sedetevi a un tavolo, avviate i negoziati, fin quando non si arriva alla pace. Chiaramente chi soffre di più è il popolo ucraino, a cui va la nostra solidarietà ma basta armi. Bisogna negoziare. Oggi i ragazzi e le ragazze di 38 scuole da Palermo hanno chiesto di aver garantito il loro futuro”.
“Anche a Palermo come in tutte le città italiane, a un anno dalla guerra, siamo in piazza per dire che l’unica vittoria possibile è la pace – aggiunge il cartello di Europe for Peace di Palermo – Il rischio di una guerra che si allarga è da evitare. La politica deve trovare una soluzione diplomatica. Contro qualsiasi ipotesi di allargamento del conflitto che potrebbe diventare nucleare, una guerra mondiale. Il popolo della pace che manifesta per i diritti, per il lavoro e contro la mafia oggi è sceso in migliaia in piazza per dire che dobbiamo cacciare qualsiasi ipotesi di guerra fuori dalla storia”.
Alla Zisa, a piazza Pina Bausch si sono svolti gli interventi delle scuole che hanno presentato a turno i loro componimenti, dandoi voce a sentimenti, richieste, messaggi di speranza. A coordinare sono stati Daniela Dioguardi, dell’Udi, animatrice anche del presidio permanente delle donne di Palermo per la pace, Enza Pisa, presidente del coordinamento donne della Cgil Palermo e Francesco Lo Cascio della “Consulta per la pace, la nonviolenza, i diritti umani e il disarmo” di Palermo.
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