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Ucraina, Musumeci: “l’appello di Giorgia Meloni sul rispetto del diritto internazionale va accolto”

"Sulla crisi ucraina mi unisco all’appello sulla de-escalation lanciato in queste ore da Giorgia Meloni"

“Sulla crisi ucraina mi unisco all’appello sulla de-escalation lanciato in queste ore da Giorgia Meloni. Da presidente della Regione di confine a Sud dell’Europa, la Regione che ospita il più importante insediamento Nato in Italia e che vede il proprio mare oggi, come mai prima, al centro di operazioni militari, ritengo che l’appello al rispetto delle regole del diritto internazionale vada raccolto e interpretato con forza dal governo italiano, che deve ribadire non solo la propria collocazione atlantica ma che deve auspicare un ruolo che l’Europa non ha mai voluto esercitare: presidiare il Mediterraneo, che deve tornare ad essere un mare di vita e di pace”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

L’unico velivolo visibile nel cielo del teatro militare ucraino è, al momento, un drone Global Hawk partito la notte scorsa da Sigonella. I tracciati presenti su Flightradar non indicano altri voli. Il drone, un Northrop Grumman Rq-4B indicato con il nome Forte 12, è adesso sul Mar Nero, dopo aver monitorato a lungo la zona a sud di Kharkiv.

Un altro drone, anche questo partito dalla base militare in Sicilia, secondo quanto afferma il sito Italmilradar, potrebbe essere presente in quello spazio ma non è tracciabile. Dalla base è partito nella notte verso l’Ucraina un terzo drone.

“Il sogno di pace e democrazia tra le nazioni europee, voluto dai padri fondatori dell’Unione, oggi subisce l’ennesimo duro colpo, con l’avvio di un conflitto bellico proprio nel cuore dell’Europa”. Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, presidente dell’Intergruppo Federalista Europeo all’ARS, commentando le notizia giunte oggi dall’Ucraina.

“Senza entrare in inopportune analisi geopolitiche per provare ad individuare ragioni e giustificazioni per questa escalation, appare evidente da una parte il fallimento della diplomazia internazionale, a cominciare da quella, inesistente, dell’Europa – continua l’On. Cafeo – dall’altra la necessità di riformare, una volta per tutte, le istituzioni europee, provando finalmente a dare una forza e un’autorevolezza internazionale alla politica estera europea. Proprio la voce assente di un’Europa unita, enfatizzata dal fallimento delle trattative bilaterali degli stati, rappresenta oggi l’occasione mancata per la diplomazia di fermare una guerra insensata – spiega ancora Cafeo – basata evidentemente su meri interessi strategici ed economici, a metà tra il desiderio di deterrenza verso l’occidente e la Nato e l’obiettivo, mai nascosto dal presidente Putin, della restaurazione dell’impero Russo. Ma in questa situazione paghiamo senza dubbio la colpa di aver lasciato la gestione della sicurezza della regione nelle mani esclusive degli Usa che nonostante restino partner privilegiato delle potenze occidentali, hanno sicuramente avuto una strategia ostile verso Mosca le cui conseguenze, anche dal punto di vista della dipendenza energetica, si avvertono purtroppo esclusivamente in Europa. Il tempo della debolezza e dell’indecisione europea deve finire al più presto l’avvio della Conferenza sul Futuro dell’Europa, il cui processo è ancora in corso, doveva servire anche a questo, per attuare le riforme necessarie a trasformare un’unione principalmente economica in un forte soggetto internazionale a carattere federale, per non essere più vulnerabili e per poter iniziare a pensare da europei con una vera testa e un governo europei. Solo così si potrà pensare di negoziare, da posizioni di forza, un nuovo assetto per tutto il continente”.


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