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Un ddl per aprire alla gestione di manager esterni su siti archeologici e musei

Per incrementare e valorizzare l’offerta turistico-culturale di qualità, i parchi archeologici dotati di autonomia finanziaria potranno costituire associazioni, comitati misti pubblico-privati, che acquisiscono propria personalità giuridica, iscritti in un apposito registro, al solo fine di sostenere eventi turistico-culturali

Aprire alla gestione di manager esterni per migliorare la promozione turistica dei siti archeologi e dei musei. I deputati regionali di Fratelli d’Italia Carlo Auteri, Giorgio Assenza, Dario Daidone, Fabrizio Ferrara, Giuseppe Galluzzo, Giuseppe e Nicolò Catania, Marco Intravaia, Giuseppa Savarino e Giuseppe Zitelli hanno presentato un disegno di legge all’Ars puntando su una maggiore autonomia finanziaria per rendere più efficiente il sistema di gestione e pianificazione delle attività nei parchi archeologici e nelle reti museali, cui possono rientrare musei pubblici e privati nel territorio di un Comune o di un’Unione dei Comuni in caso di intesa tra gli enti locali.

La Regione può riconoscere la qualifica di “Museo a rilevanza regionale” o di “Rete museale a rilevanza regionale” in base a una serie di requisiti e ciò diverrebbe condizione essenziale per l’accesso ai finanziamenti. L’incarico di direttore della rete museale o del parco archeologico, dalla durata di 4 anni rinnovabile una sola volta, è conferito dall’assessore regionale dei Beni culturali, previo parere della Giunta regionale, a un dirigente regionale con almeno 10 anni di effettivo servizio e in possesso di curriculum scientifico di alta qualificazione con esperienza gestionale, organizzativa e di amministrazione attiva prevalente nel settore dei beni culturali o della promozione turistica o della comunicazione.

L’incarico può essere anche conferito con procedure di selezione pubblica internazionale a persone esterne all’amministrazione di particolare e comprovata qualificazione professionale e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di istituti, luoghi della cultura e promozione di eventi culturali. I candidati (interni o esterni) che partecipano alla selezione dovranno presentare un articolato piano strategico di gestione, organizzazione, sviluppo delle attività del parco che si andrà a dirigere e sarà oggetto di valutazione da parte della commissione esaminatrice. La Regione sostiene i programmi di attività dei musei e delle reti museali di cui è stata riconosciuta la rilevanza regionale mediante la concessione, ai relativi enti gestori, di contributi fino al 100% della spesa ammissibile, destinati a promuovere la realizzazione, da parte delle istituzioni museali stesse, di iniziative progettuali diversificate e innovative finalizzate alla valorizzazione, alla comunicazione e all’incremento del proprio patrimonio, allo sviluppo della propria attrattività, all’attuazione di iniziative di formazione e aggiornamento professionale del personale e all’intensificazione della funzione didattico-educativa e di ricerca scientifica, in collaborazione con il mondo della scuola e delle Università e della Ricerca.

Per incrementare e valorizzare l’offerta turistico-culturale di qualità, i parchi archeologici dotati di autonomia finanziaria potranno costituire associazioni, comitati misti pubblico-privati, che acquisiscono propria personalità giuridica, iscritti in un apposito registro, al solo fine di sostenere eventi turistico-culturali.


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