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Una norma per istituire e gestire i cimiteri per gli animali d’affezione

A presentare il disegno di legge sono 4 deputati di FdI all’Ars: Carlo Auteri, Giorgio Assenza, Giuseppe Zitelli e Giuseppa Savarino, che intendono colmare un vuoto normativo

Una norma che regolamenti l’istituzione e la gestione dei cimiteri per gli animali d’affezione. A presentare il disegno di legge sono 4 deputati di FdI all’Ars: Carlo Auteri, Giorgio Assenza, Giuseppe Zitelli e Giuseppa Savarino, che intendono colmare un vuoto normativo considerato che dopo le leggi 15/2000 e 190/2005 è scaturito un equivoco su chi doveva emanare l’apposito regolamento.

“I nostri amici a due e quattro zampe vivono nelle nostre case e tanto affetto e amore ci danno in cambio di semplici e minime attenzioni – dicono i parlamentari regionali – attraverso questo strumento vogliamo stabilire, in maniera definitiva, modalità di gestione e di conduzione dei cimiteri per animali d’affezione”. Con questo ddl si dettano i criteri e si disciplinano le modalità per l’istituzione dei cimiteri oltre a impegnare la Regione Siciliana si impegna a creare un capitolo di spesa specifico per erogare contributi al fine di incentivarne l’istituzione.

Gli animali che possono beneficiare della sepoltura nelle aree destinate sono quelli appartenenti alle specie zoofile domestiche: cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, cavalli sportivi e altri animali domestici di piccole dimensioni che non abbiano fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy e da riabilitazione. Gli animali selvatici non sono considerati animali da affezione ad eccezione di quelli trovati feriti in stato brado, curati e vissuti all’interno di abitazioni private. Le sepolture possono essere effettuate a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili.

I siti cimiteriali dovranno essere localizzati in zone esterne al perimetro urbano e potranno essere realizzati dai Comuni, da società, associazioni e/o enti pubblici; da persone, associazioni, società e/o enti privati. Nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti possono essere realizzati più di un cimitero, che non andranno costruiti in zone di pertinenza militare; in zone di prevalente interesse turistico, storico, culturale e monumentale; nelle riserve naturali; in aree protette; in prossimità di scuole, ospedali e/o strutture di ricezione di massa; in zone di espansione urbanistica; in zone industriali e/o artigiane; in prossimità di falde freatiche e/o pozzi per l’approvvigionamento idrico. Nel ddl sono specificate aratteristiche strutturali e funzionali del cimitero, accessi e aree di sosta, le distanze minime, la viabilità interna e sottoservizi. Il cimitero deve comprendere le aree destinate al seppellimento; per la dispersione di ceneri nel terreno; per l’interramento dei resti derivanti dall’esumazione; i servizi collaterali, comprensiva di spogliatoio con docce e servizi igienici per il personale, l’area per la realizzazione dell’impianto di incenerimento e per la gestione rifiuti cimiteriali.

“La Giunta regionale – concludono – istituisce nell’assessorato regionale della sanità il nucleo tecnico-scientifico con il compito di valutare le iniziative progettuali da finanziare e approntare strumenti conoscitivi al fine di promuovere e sostenere la creazione dei cimiteri per animali d’affezione”.


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