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Valle dei Templi, giovedì 14 dicembre inaugurazione del primo “Giardino sensoriale” in un sito Unesco

Un piccolo Eden pensato e realizzato anche per i visitatori con disabilità. Sia il pannello all’ingresso sia i diversi punti informativi del giardino, infatti, riportano immagini in rilievo, ogni testo è in italiano, inglese e braille. Un passamano “intelligente” e un percorso tattile aiutano nella visita anche gli ipovedenti

Un’area verde di duemila metri quadrati, all’interno della Valle dei Templi di Agrigento, a pochi passi dal tempio della Concordia, per consentire l’esplorazione e la conoscenza completa dei luoghi attraverso l’uso dei cinque sensi. È il “Giardino sensoriale”, che sarà inaugurato giovedì 14 dicembre alle ore 11 nel Parco archeologico di Agrigento, Case Paci, via Sacra.

Un piccolo Eden pensato e realizzato anche per i visitatori con disabilità. Sia il pannello all’ingresso sia i diversi punti informativi del giardino, infatti, riportano immagini in rilievo, ogni testo è in italiano, inglese e braille. Un passamano “intelligente” e un percorso tattile aiutano nella visita anche gli ipovedenti.

Il progetto, finanziato dal ministero della Cultura e cofinanziato dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato dei Beni culturali, si inserisce all’interno di un più ampio programma denominato “#SmartEducationUnescoSicilia – Cinque sensi per sette siti”. L’obiettivo è creare, per la prima volta in Sicilia, una sinergia tra i sette siti Unesco presenti nell’Isola, migliorandone l’accessibilità e la conoscenza, in special modo tra un pubblico giovane, attraverso un sito web e un’app dedicata, in grado di identificare gli interessi individuali degli utenti.

All’inaugurazione saranno presenti l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, il dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni culturali Mario La Rocca, il direttore del Parco archeologico della Valle dei Templi Roberto Sciarratta, la curatrice del progetto Giada Cantamessa, il direttore dei lavori del giardino Calogero Alaimo Diloro e il referente dell’ufficio Unesco del ministero della Cultura Silvia Patrignani. 


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